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Tre battute indimenticabili di Totò

capo dei capi

Quali sono le più belle e grandi battute di Totò? Antonio De Curtis, in arte Totò, è uno dei principali simboli di Napoli. Una vera e propria maschera che, con le sue espressioni e le sue indimenticabili battute, ha segnato profondamente la storia e l’essenza stessa della città e del popolo napoletani. Ecco 3 battute indimenticabili pronunciate da Totò in altrettanti film.

Totò, le più belle e grandi battute: “Questo caffè è una ciofeca”

In Totò a colori, il Principe della risata lascia ai posteri una battuta che sarà utilizzata in molte occasioni della vita quotidiana:

 

“E io pago! E io pago”

In 47 morto che parla Totò imprime nella storia del cinema (e della vita quotidiana di tutti, napoletani e non) una battuta indelebile:

“Il paliatone”

Che cos’è il “paliatone”? La spiegazione di Totò in Totò e i Re di Roma:

 

Fermo con le mani, 1937

San Giovanni decollato, 1940

Il ratto delle sabine, 1945

I due orfanelli, 1947

Fifa e arena, 1948

Totò al Giro d’Italia, 1948

  • Vi ringrazio amici di essere intervenuti a questa mia vittoriosa sconfitta.
  • Per i campioni sportivi, niente fumo, niente vino e niente donne. Ma allora che vincono a fare?

Totò cerca casa, 1949

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