NAPOLI. Giungono, in Assessorato Regionale al Lavoro, i dati del Monitoraggio delle performance di Almaviva Contact Napoli, ad un anno dall’accordo siglato al Ministero dello Sviluppo Economico, ed è subito festa.
Almaviva, un anno dopo
Si scorrono avidamente i dati, dopo il lungo e faticoso accordo, che ha visto grande protagonista l’istituzione, la Regione Campania che, insieme alle rappresentanze dei lavoratori ha creduto nella possibilità della ripresa ed hanno scommesso sul recupero di produttività. Il ricorso agli ammortizzatori si è ridotto vertiginosamente, passando dal 90% del 2017 al 15% attuale ( con un risparmio netto per le casse dello Stato e per tutta la collettività), migliorati tutti gli indici di competitività e di produttività ( addirittura un +6%) con l’88% dei dipendenti soddisfatti. Il Presidente De Luca, che ha seguito passo passo la tormentata vicenda, ha espresso viva soddisfazione per il risultato raggiunto.
“L’Accordo – dichiara Palmeri – sofferto ed inimmaginabile in quelle notti trascorse in trattativa, è una buona prassi da seguire, un reale esempio per tutte le aziende in crisi, che in sinergia, si possono far combaciare logiche di bilancio con le logiche di gestione oculata del personale. Abbiamo difeso l’occupazione in Campania e ne andiamo fieri. Abbiamo supportato l’azienda finanziariamente con un programma di riqualificazione del personale, tutt’ora in corso, che ha permesso di migliorarne le prestazioni. Un pensiero, però, di dolore, non può non andare ai 1.666 dipendenti del sito laziale di Almaviva che, attraverso le proprie rappresentanze sindacali, non hanno inteso partecipare all’accordo, il cui licenziamento è il più imponente degli ultimi 25 anni”.
“Ciò che è mancato negli anni scorsi in questa Regione – conclude la Palmeri – è stata proprio la presenza ai tavoli di crisi. Da quando ci siamo, l’aria è cambiata, e si vede”.