Site icon Occhio Notizie

Acerra, carro di Carnevale con kalashnikov e carcerati: il ministro Piantedosi chiede chiarimenti

Il carro

La sfilata di un carro allegorico ad Acerra, che mostrava detenuti e un kalashnikov in evidenza, ha attirato l’attenzione del Ministero dell’Interno. Il ministro Matteo Piantedosi ha informato la Prefettura di Napoli, sottolineando che la situazione è monitorata. Anche la politica nazionale sta reagendo con interrogazioni parlamentari e forti dichiarazioni.

Acerra, carro di Carnevale con kalashnikov e carcerati: il ministro Piantedosi chiede chiarimenti

La sfilata del carro allegorico con detenuti e un kalashnikov in bella vista, andata in scena nei giorni scorsi ad Acerra, finisce sotto la lente del Ministero dell’Interno. Il ministro Matteo Piantedosi ha infatti allertato la Prefettura di Napoli, dichiarando che la vicenda è “seguita con attenzione”. Intanto, anche la politica nazionale si mobilita, con interrogazioni parlamentari e dure prese di posizione.

Il senatore Sergio Rastrelli, segretario della Commissione Giustizia del Senato (FdI), ha annunciato la presentazione di un’interrogazione urgente al ministro Piantedosi: “Quel carro, con una Statua della Libertà che impugna un mitra al posto della fiaccola, è un’offesa alla legalità. Un messaggio diseducativo che promuove modelli criminali, avallati da una sottocultura che purtroppo inquina alcuni territori. È inaccettabile che un evento finanziato dal Comune abbia incluso simili richiami senza alcun controllo”. A riportarlo è l’edizione odierna de Il Mattino.

Critiche anche da Verdi-Sinistra

Sulla stessa linea anche il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Borrelli, che ha parlato di un messaggio devastante per i bambini presenti alla festa: “Non si trattava di satira o ironia, ma di una vera e propria celebrazione della criminalità. Un tributo alla violenza che glorifica i camorristi anziché condannarli”.

Il carro finanziato dal Comune

A sollevare ulteriori dubbi è il fatto che il carro sia stato sostenuto economicamente dal Comune di Acerra, con un contributo di 63mila euro destinato alla realizzazione delle paranze. Durante la cerimonia di chiusura, il sindaco Tito D’Errico ha anche premiato le squadre che hanno partecipato, inclusa quella del rione Congo, responsabile proprio della realizzazione del carro incriminato.

Le difese e il rimpallo di responsabilità

Nessun commento ufficiale dal sindaco D’Errico, che ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Al suo posto è intervenuto il consigliere comunale Gianfranco Russo, il quale ha scaricato la responsabilità sul comitato organizzatore:

“Non spetta a me giudicare un carro allegorico. Non è stato il Comune a organizzare direttamente la sfilata, quindi chi vuole spiegazioni deve rivolgersi al comitato”.

Il caso diventa nazionale

La vicenda ha scatenato una vera bufera politica, con accuse trasversali. Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, si è chiesto come sia possibile che nessuno dal Comune si sia accorto della natura controversa del carro: “Sindaco e maggioranza erano ciechi? È difficile credere che un carro così vistoso sia passato inosservato”.

Una vicenda destinata a far discutere

Il “carro dei carcerati” rischia ora di diventare un caso simbolo di una certa ambiguità culturale, in cui l’esaltazione della criminalità si mescola alle tradizioni popolari senza filtri e senza controllo. Il Carnevale di Acerra, invece che festa, si è trasformato in un caso politico e istituzionale, con il Viminale pronto a chiedere risposte ufficiali.

 

Exit mobile version