ACERRA. Con delibera di Giunta n.56 del 23 aprile, la Giunta comunale di Acerra, riunita dal sindaco Raffaele Lettieri, ha richiesto alla Regione Campania la convocazione di un tavolo tecnico per scongiurare la chiusura del sito di Acerra di “La Doria spa” individuando ogni iniziativa utile per rilanciare una storica realtà agroalimentare locale.
Questa decisione arriva dopo che una rappresentanza dei lavoratori di Acerra ha chiesto ed ottenuto un incontro con i capogruppo consiliari e la Giunta comunale “Tale chiusura – si legge nella deliberazione – compromette ulteriormente i già precari livelli occupazionali del territorio in una zona recentemente dichiarata Area i crisi complessa”. Inoltre, la Giunta comunale ha fatto indirizzo al dirigente competente, nel caso di chiusura del sito di Acerra, e pertanto, venuto meno l’interesse pubblico posto a base del rilascio della concessione edilizia in deroga (Delibera di Consiglio comunale n.527 del 1996), di vietare ogni cambio di destinazione d’uso dell’azienda anche nello stesso ambito industriale.
La delibera della giunta comunale di Acerra
Con Deliberazione n. 57 del 23 aprile 2018, invece, è stata fatta proposta al Consiglio comunale in merito alla Sentenza della Corte Suprema di cassazione n. 58023/2017 che ha definito uno dei più importanti processi penali per delitti ambientali della storia giudiziaria, accertando fatti avvenuti anche sul territorio acerrano.
“L’Amministrazione comunale – si legge nella Deliberazione – non ha competenza e non ritiene di poter entrare nelle questioni giuridiche concernenti il rapporto punitivo tra lo Stato e i condannati, nondimeno, a nome di tutta la città ribadisce il più vivo ringraziamento per la defaticante azione condotta dalla Magistratura, alla quale si deve l’immenso risultato di aver interrotto e represso condotte illecite gravissime ai danni dell’ambiente nonostante gli scarsi mezzi dell’ordinamento vigente prima della Legge 68/2015. Tuttavia il Comune di Acerra quale Ente esponenziale della popolazione e del territorio, ritiene di dover prendere posizione in ordine alle problematiche concernenti il danno ambientale conseguente ai delitti accertati, in particolare evidenziando che al Comune non è stato consentito di esercitare l’azione civile nel processo penale, avendo il titolo VI del D. Lgs. 152/06 riservato l’azione di danno ambientale esclusivamente allo Stato. Pur avendo esercitato tale costituzione il Ministero dell’Ambiente, nessuna forma di risarcimento risulta concretamente attuata, Pertanto, il Sindaco Raffaele Lettieri ha più volte sollecitato il Ministero a porre in essere ogni azione necessaria a rendere effettivo il risarcimento del danno ambientale, anche utilizzando le ingentissime risorse economiche sequestrate ai condannati dalla magistratura penale”.
La proposta al consiglio comunale
La Giunta comunale di Acerra, ritenendo che il Ministero possa agire anche con autonoma ordinanza di risarcimento del danno ambientale in via amministrativa, propone al Consiglio comunale di deliberare
· di invitare il Ministero dell’Ambiente a porre in essere, con urgenza, ogni utile azione idonee a garantire l’effettivo risarcimento del danno ambientale conseguente al disastro ambientale accertato dalla Suprema Corte di Cassazione n.58023/2017,
· di condividere che nel caso di ulteriore inerzia di pongano in essere tutte le iniziative di legge idonee a garantire l’effettivo risarcimento del danno ambientale, inviando tale deliberazione al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’ambiente ed a tutti i parlamentare eletti nel collegio di Acerra.
Lavoratori ex consorzio di bacino, la delibera
Infine, in merito alla problematica dei lavoratori ex Consorzio di Bacino, costituiti con Legge regionale 19/1993, di cui 95 lavoratori residenti nel Comune di Acerra, la Delibera di Giunta comunale n.58 del 23 aprile fa proposta al Consiglio comunale in attesa della definitiva risoluzione delle loro problematiche lavorative e di reddito e nelle more della riorganizzazione del ciclo integrato dei rifiuti a livello regionale e degli Ato individuati nella normativa regionale L.R.14/2016. Questa stessa legge regionale, infatti, ha previsto l’attuazione di un programma straordinario, articolato in diversi obiettivi, da attuare con personale dei Consorzi di Bacino per un periodo di 18 mesi in quei Comune che hanno raggiunto una percentuale di differenziata al 45%, programma che ad oggi seppur programmato ancora non è partito. Il Comune di Acerra, infatti, vista l’attuale formulazione dell’art 45 della Legge regionale 14/2016 non può essere beneficiaria delle attività dei lavoratori ex Cub in quanto supera abbondantemente la percentuale di raccolta differenziata del 45%. La Giunta comunale di Acerra ritenendo che il Programma straordinario possa essere calibrato non sulla percentuale di raccolta differenziata bensì sul rapporto tra abitanti/superfice territoriale/problematiche ambientali che vive il territorio, propone al Consiglio comunale
· di richiedere alla Regione Campania di eliminare il limite di raccolta differenziata dei rifiuti urbani previsto dall’art.45 della L.R. 14/2016 per consentire al Comune di Acerra di partecipare al programma straordinario,
· in subordine di prevedere quale requisito per la partecipazione al Programma il parametro dell’estensione territoriale dei singoli comuni nonché la presenza sul territorio di aree Asi, ciò per evidenti differenze e difficoltà derivanti dal servizio di raccolta, del necessario monitoraggio ambientale del territorio da servire con azioni e interventi di prevenzione dei danni e degli illeciti ambientali,
· di sostenere la redazione e approvazione dei Piani industriali dei costituti Ato, assumendo come modello il sistema del “porta a porta” al fine di agevolare il totale impiego di tutto il personale deli ex Consorzio di Bacino oltre al personale previsto dalla normativa,
· e di porre in essere ogni iniziativa tesa all’urgenza di corrispondere gli arretrati delle retribuzioni maturate dai lavoratori ex Cub, compresa la corresponsione dei contributi previdenziali ancora dovuti e relativi alle pregresse retribuzioni.