NAPOLI. “Il partito dell’astensionismo arretra”, aveva dichiarato Domenico De Siano a poche ore dalla chiusura dei seggi commentando i primi dati sull’affluenza. In effetti, la minaccia del grande numero di elettori astenuti non si è verificata.
Elezioni politiche 2018, i dati sull’affluenza
È altrettanto vero, però, che l’affluenza è diminuita rispetto alle ultime elezioni politiche. Nel 2013 il dato dell’affluenza era pari al 75,2%; il 4 marzo scorso, il 72,9% degli italiani ha esercitato il proprio diritto di voto con un calo del 2,3%.
Affluenza alle urne: differenza tra Nord e Sud
Dove c’è stata la maggiore affluenza? E dove si è votato di meno? Sicuramente, il primo dato che salta all’occhio è quello della differenza tra nord e sud, come sempre. Al centro-nord (dalle Marche in su), la percentuale di votanti supera il 75%, con il Trentino-Alto Adige a trainare il gruppo (81,2% di affluenza).
Minore partecipazione al Sud: la regione con l’affluenza più bassa è la Calabria col 63,6%. Anche la Campania è al di sotto della media nazionale. Qui l’affluenza alle urne è pari al 67,86%.
Rispetto al 2013, comunque, le elezioni politiche del 2018 hanno visto l’affluenza aumentare in regioni come Campania, Calabria e Basilicata, oltre che in Trentino.
Affluenza provincia per provincia: dove si è votato di più
Dal punto di vista delle province, è ancora il Nord in testa con Padova che ha fatto registrare l’affluenza alle urne più alta con l’80,4% (4% in meno rispetto al 2013). Maglia nera, ancora una volta, al Sud: ad Agrigento, infatti, l’affluenza si è fermata al 59,1%.
Elezioni politiche 2018, l’affluenza in Campania provincia per provincia
Guardando solo alla Campania, la situazione dell’affluenza alle urne provincia per provincia è la seguente: al di sopra della media regionale (67,86%) ci sono Benevento (73,05), Avellino (73,02) e Caserta (68,68%). Al di sotto della media Salerno col 72,44% e Napoli con il 64,73%.