Una lite banale tra vicini è finita in una tragedia: Emanuele Coccia sarebbe morto per colpa di un posto auto ad Agerola. L’ex ufficiale dell’Aeronautica, secondo quanto riportato dal Mattino, accusò un malore improvviso che lo stroncò. La Procura ha chiuso definitivamente le indagini e chiede ora il processo per Pietro C. e Maria B., due coniugi di 53 e 59 anni residenti a Pomigliano d’Arco, accusati di omicidio preterintenzionale aggravato.
Agerola, Emanuele morto per un posto auto: chiuse le indagini
Una lite banale tra vicini è finita in una tragedia: i fatti sono avvenuti nell’agosto di due anni fa, quando Emanuele Coccia, ex ufficiale dell’Aeronautica, accusò un malore improvviso che lo stroncò a causa di una discussione animata con due coniugi. La Procura ha chiuso definitivamente le indagini e chiede ora il processo per Pietro C. e Maria B., di 53 e 59 anni residenti a Pomigliano d’Arco, accusati di omicidio preterintenzionale aggravato.
Inizialmente si pensava ad un problema di salute, ma in seguito le indagini hanno portato a collegare la morte dell’uomo a quel litigio.
La tragedia
Era il 23 agosto del 2020 quando il personale del 118 intervenne per prestare soccorso ad un anziano in un appartamento di via Coppola. Una volta arrivati sul posto, però, i sanitari poterono solo constatarne l’avvenuto decesso. All’epoca le cause furono attribuite ad un infarto.
Pur abitando proprio in quel palazzo, però, Coccia non era all’interno della sua abitazione e pochi minuti prima aveva avuto un’accesa discussione con un vicino di casa, un villeggiante che insieme alla moglie aveva scelto Agerola per trascorrere l’intero mese di agosto. Così sul posto intervennero anche i carabinieri per effettuare i dovuti rilievi. La Procura in seguito decise di aprire un’inchiesta e di effettuare l’autopsia. Furono anche ascoltati diversi testimoni e i turisti stessi coinvolti nell’indagine.
L’autopsia
Dall’autopsia emerse che il 72enne aveva perso la vita “proprio in conseguenza dello stress fisico conseguito alla lite”. Riscontrate anche alcune lesioni – in particolare una lividura sul braccio – ricondotte alla lite con la coppia di pomiglianesi.
Nel corso delle indagini sono stati ascoltati i residenti della zona in cui si sono verificati i fatti, i villeggianti e alcuni familiari di Coccia per ricostruire con esattezza la dinamica della lite. Tutto ha ricondotto il decesso del 72enne a quella lite banale per l’utilizzo di un posto auto all’interno del parcheggio privato.