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Napoli, studente di 16 anni in ospedale: “Picchiato dal prof per un telefonino”

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Ha aggredito uno studente all’istituto professionale “Cristoforo Colombo” di Torre del Greco. Per questo motivo un docente di informatica è indagato.

Aggredito uno studente di Torre del Greco, la vicenda

La vittima, come riporta Il Mattino, è un sedicenne di una classe seconda. Lo studente è arrivato in ospedale con il labbro rotto e ha denunciato l’accaduto ai carabinieri i quali non hanno ancora ascoltato il professore la cui versione sarà importante. Alla base dell’aggressione ci sarebbe l’utilizzo in classe del cellulare da parte del 16enne.

Il racconto dello studente

“Ma fin dall’inizio della lezione il prof ce l’aveva con me. Prima mi ha rimproverato perché ho preso un attimo il telefono, poi ho sbadigliato e mi voleva mettere una nota sul registro. Quando mi sono accorto che mi aveva messo la nota gli ho detto ‘Ma come? Una nota per uno sbadiglio?’ e lui mi ha risposto: ‘Non te l’ho messa per lo sbadiglio, ma perché sei uno scostumato. Io sono il professore e devi fare ciò che dico io’. E così mi ha messo una seconda nota, ma quando gli ho mostrato il mio stupore lui mi ha cacciato fuori dall’aula

A questo punto sono uscito sul corridoio, ma dovevo andare in bagno così mi sono affacciato in classe dicendogli che avevo urgenza di allontanarmi per andare ai servizi. Lui mi ha risposto con irruenza che non potevo e che avrei dovuto fare i miei bisogni nel corridoio. Così io sono entrato in classe, ho preso il registro per controllare cosa avesse scritto e lui me lo ha strappato violentemente di mano. Allora sono uscito dalla classe un’altra volta, lui mi ha seguito, mi ha affrontato faccia a faccia dicendomi ‘Vediamo ora cosa sai fare?’.

Io mi sono irritato e gli ho chiesto se stesse bene e lui ha cominciato a darmi pugni e calci; io mi sono difeso mettendo le mani avanti ma lui ha continuato. Dopo pochi secondi sono usciti tutti i compagni dalla classe, ci hanno separato. Erano tutti increduli. Io non ho capito cosa stesse succedendo, mi sono toccato il labbro e ho visto del sangue. I miei compagni e un altro prof mi hanno soccorso mentre io continuavo a dire ‘Ma che ha fatto?’. Dopo i miei compagni avevano timore di rientrare in classe, mentre io sono stato portato al pronto soccorso”. 

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