NAPOLI. “Prendiamo atto con favore dell’impegno assunto oggi dal Direttore Generale dell’Asl Napoli 1 all’indomani della vile aggressione della collega Luongo, cui va la nostra vicinanza. Ne prendiamo atto ma non possiamo esimerci dal tornare a denunciare ancora una volta le gravissime carenze strutturali e organizzativedel 118che da servizio di emergenza territoriale si è trasformato nel tempo in un servizio di assistenza medico-infermieristica a domicilio del paziente h 24, una sorta di guardia medica con la sirena costretta a supplire ai compiti di altri servizi del sistema sanitario regionale con grave pregiudizio per le emergenze di strada”.
La nota di Gianpiero Fusco
Lo afferma Gianpiero Fusco Presidente Aziendale Saues dell’Asl Napoli 1 Centro.
“Per questo, oggi – rende noto Fusco – abbiamo scritto ai vertici aziendali, ma anche al Questore ed al Prefetto perché intervengano con adeguate disposizioni a tutela della nostra incolumità”.
Per Fusco, “non è possibile che la Campania sia l’unica regione d’Italia, insieme con la Calabria, nella quale sia consentito inviare un’ambulanza anche per i codici verdi”.
“Chiediamo dunque la massima attenzione di tutte le istituzioni perché, come abbiamo ribadito anche oggi al Questore e al Prefetto, gli operatori campani del 118 sono drammaticamente soli: nell’ambulanza, nei PSAUT, a casa del paziente, sulle strade e persino nelle aule giudiziarie quando devono difendersi. E la cosa più grave è che sono “soli”, anche quando strappano una vita alla morte!”, conclude il Presidente Aziendale Saues dell’Asl Napoli 1 Centro.