NAPOLI. Due equipaggi del 118 sono stati aggrediti da parenti e amici di due persone coinvolte in un incidente stradale venerdì sera, intorno alle 23, in piazza VII settembre.
Le aggressioni ai soccorritori del 118
Il primo equipaggio, partito da Ponticelli, è arrivato sul luogo dell’incidente circa 10 minuti dopo la chiamata del 118. Medico e infermieri sono stati presi a calci e pugni da una ventina di persone che protestavano per il presunto ritardo nell’intervento. La paziente più grave è stata traportata in codice giallo al pronto soccorso dell’Ospedale Cardarelli. Durante il tragitto l’ambulanza è stata ‘scortata’ da una decina di scooter che, con fare minaccioso, hanno continuato a inveire contro l’equipaggio.
Giunti al pronto soccorso alcuni di questi soggetti sono riusciti a introdursi nella sala del codice rosso prima di essere poi cacciati dal personale di vigilanza. Stessa sorte è toccata al secondo equipaggio del 118 intervenuto poco dopo per soccorrere l’altro ferito.
“Si è trattato di un’aggressione in piena regola – ha confermato un testimone di uno degli equipaggi – ma nonostante i calci e i pugni presi siamo riusciti a compiere l’intervento di soccorso e a portare i feriti in ospedale. Non è la prima volta che accade ma non si può andare avanti così. E’ sconcertante che sul luogo dell’incidente ci fossero anche due pattuglie della Polizia che non sono riuscite ad arginare la furia di questi personaggi”. “Troppe le aggressioni ai danni del personale medico e infermieristico del 118 e dei pronto soccorso – ha commentato il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione Sanità – che non solo devono arrivare a tempo di record ma rischiano la vita e l’incolumità a causa di persone incivili e violente. Contro questi delinquenti occorre il pugno duro e spero che i protagonisti di questo ennesimo gravissimo episodio siano presto identificati. Esprimo la mia solidarietà alle persone aggredite e, a questo punto, bisognerebbe chiedere che le forze dell’ordine siano pronte a scortare in alcune zone della città le ambulanze per tutelare l’incolumità di feriti e soccorritori”.