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Napoli, sabato di sangue: uomo ucciso in strada tra i passanti da due sicari in scooter

Non ha avuto scampo. Il tentativo di fuggire dai suoi assassini è fallito. Colpito in più punti del corpo, è crollato a terra, insanguinato, non lontano dalla sua abitazione. Portato d’urgenza all’Ospedale del Mare, i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. È morto così Carmine Notturno, 50 anni, pregiudicato e ritenuto affiliato al clan D’Amico di San Giovanni a Teduccio (da non confondere con l’omonima famiglia di Ponticelli, alleata di alcuni clan dei Quartieri Spagnoli).

Agguato di camorra a San Giovanni a Teduccio, pregiudicato ucciso in strada

L’agguato, chiaramente di stampo camorristico, è avvenuto ieri sera intorno alle nove in piazza Pacichelli, nei pressi di Corso San Giovanni, una zona molto frequentata durante il fine settimana. Due killer, vestiti di nero e con il volto coperto, sono arrivati in moto. Evitando di indossare bermuda, probabilmente per non far riconoscere eventuali tatuaggi ripresi dalle telecamere di sorveglianza, hanno pattugliato il quartiere fino a individuare la loro vittima. Un’accelerazione, alcuni colpi di pistola, e poi la fuga. Molti hanno assistito all’attacco, ma finora nessuno si è presentato per testimoniare. L’indagine, condotta dalla DDA della Procura di Napoli, sembra già avere chiara la motivazione dell’omicidio.

Notturno era considerato vicino al clan D’Amico di San Giovanni, parte del cartello Mazzarella, che unisce diverse famiglie criminali. L’agguato sembra legato a dinamiche locali, forse rionali, con droga e racket come probabili motivi di fondo. In queste zone, l’omicidio è spesso un mezzo per riaffermare il controllo militare ed economico delle piazze di spaccio, un pilastro dell’economia criminale.

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