Cronaca Napoli, Napoli

Alessandro muore a 13 anni, sequestrato un pc. Il padre sugli indagati: “Ragazzini come lui”

Elezioni Castelvenere Alessandro Di Santo sindaco
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Proseguono le indagini sul decesso di Alessandro, il 13enne morto a Gragnano dopo essere caduto da un’altezza di circa 15 metri. Indagati sei giovanissimi, tra cui due maggiorenni: sono tutti indagati a piede libero per istigazione al suicidio, nell’ambito delle indagini coordinate dalle Procure di Torre Annunziata e dei Minorenni di Napoli e condotte dai carabinieri della stazione di Gragnano e della sezione operativa della compagnia di Castellammare di Stabia. Un’ipotesi di reato che prevede pene elevate come per omicidio volontario, se la vittima è minore di 14 anni come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Alessandro morto a Gragnano, sequestrato un pc dell’adolescente

I militari hanno acquisito due cellulari e un computer in uso al 13enne. Il prossimo 14 settembre saranno eseguite la copia forense e una perizia sui dispositivi elettronici alla ricerca di indizi che confermino la tesi del cyber-bullismo. Un’ipotesi per la quale gli investigatori avrebbero già trovato una serie di riscontri oggettivi, accanto alle testimonianze di familiari e amici di Alessandro.

Intanto, due degli indagati (sono fratelli) sarebbero stati già denunciati in passato per un pestaggio avvenuto lo scorso inverno ai danni di un altro adolescente gragnanese. Invece, i primi messaggi di insulti, minacce e inviti a togliersi la vita sarebbero partiti dall’ex fidanzatina attraverso una chat segreta collegata ai social network. Cinque indagati sono cugini tra loro, mentre un sesto ragazzino ha appena 14 anni.

Il padre di Alessandro: “I bulli ragazzi come lui”

Tramite gli avvocati di famiglia, arriva un ritratto del padre di Alessandro, ancora sotto shock per l’accaduto, incredulo e dispiaciuto ancora di più perché “in fondo, anche dall’altra parte sono dei ragazzini come lu”. riferendosi ai sei giovanissimi indagati.


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Gragnano, dolore ai funerali di Alessandro

Si sono svolti ieri, mercoledì 7 settembre, i funerali di Alessandro, il ragazzo di 13 anni precipitato giovedì scorso dalla finestra della sua abitazione a Gragnano. L’ultimo saluto a Piazza San Leone, dove si affaccia l’antica chiesa di Sant’Agostino, con l’attiguo chiostro affollato fin dalla prima mattinata da diverse persone che vogliono essere vicine alla famiglia del 13enne, probabile vittima del cyberbullismo.

Ai funerali di Alessandro la bara è stata accompagnata da una canzone di Blanco. “Ci hai insegnato ad amare e a perdonare”. I primi ad arrivare sono stati alcuni ragazzi, compagni di gioco nella squadra di basket di Alessandro. Il feretro bianco è stato accolto dagli applausi al suo arrivo in chiesa. Tra i presenti anche il sindaco della città, Aniello d’Auria, che si è limitato a dichiarare “Lasciateci con il nostro dolore“. La funzione si è svolta in forma privata: non sono state ammesse infatti le telecamere e i giornalisti.

“La famiglia chiede l’accertamento della verità, che vengano accertati i fatti realmente accaduti. Qualora dovesse confermarsi l’ipotesi accusatoria con il coinvolgimento di soggetti terzi chiaramente chiederanno giustizia. Oggi però chiedono silenzio e rispetto: oggi è il giorno dell’addio al piccolo Alessandro”. Così Giulio Pepe e Mario D’Apuzzo, legali della famiglia di Alessandro, in chiesa per i funerali del ragazzino.

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