NAPOLI. Complici il caldo e l’afa, ancora una volta i platani del Vomero sono infestati dalla cimice, come peraltro testimoniano le chiazze biancastre presenti sulle foglie. E anche sui social fioccano le proteste per la presenza di questi insetti. La segnalazione parte ancora una volta da Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che anche in passato si è occupato dell’annoso e mai risolto problema.
La nota di Gennaro Capodanno
“A parte il danno al patrimonio arboreo – afferma Capodanno – al quale contribuisce anche l’abbattimento e la rimozione di numerosi platani, affetti da malattie quali il cancro colorato, in diversi casi non sostituiti da nuove essenze, i danni che potrebbero essere causati ai malcapitati cittadini non sarebbero affatto da sottovalutare dal momento che le punture di questi insetti parrebbe che comportino non pochi fastidi“.
“Il fenomeno è comunque vecchio – ricorda Capodanno – Difatti già si presentò nel 1987 per poi ripresentarsi con cadenza annuale, durante il periodo estivo, pure per la carenza d’interventi atti a debellarlo completamente e definitivamente“.
“Peraltro la potatura dei platani, che quest’anno non è stata effettuata in molte strade del Vomero, a partire dalle isole pedonali di via Scarlatti e via Luca Giordano – puntualizza Capodanno – non pare che possa essere il rimedio atto ad eliminare il fenomeno dal momento che l’insetto della famiglia delle tingidi, il cui nome scientifico è Corythucha ciliata, oltre che sulle foglie vive anche sotto la corteccia, proliferando con un ritmo di 200 uova per ciascuna femmina e per cicli di 45 giorni. Per questo non sarebbe possibile combatterlo con i normali pesticidi, che potrebbero risultare dannosi anche per l’uomo“.
“Anni addietro – conclude Capodanno – di fronte all’ennesimo accentuarsi del fenomeno durante il periodo estivo, furono interessati anche istituti universitari specializzati in materia. Sembra che il metodo più efficace per combattere la fastidiosa cimice sia, per così dire, naturale utilizzando, per eliminarla, gli stessi parassiti dell’insetto che vengono posti sulle piante infestate per ristabilirne l’equilibrio“.