Il Parco Archeologico di Pompei ha lanciato un avviso ai turisti riguardo la presenza del punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus), un insetto nocivo per le palme che può causare danni significativi in breve tempo. Attraverso un comunicato sul sito ufficiale, il Parco ha sottolineato l’importanza della collaborazione dei visitatori nel segnalare eventuali avvistamenti di questo insetto, affinché si possa effettuare una valutazione sistematica della sua diffusione e avviare le misure di censimento, prevenzione e controllo.
Il punteruolo rosso al Parco Archeologico di Pompei: l’allerta della direzione
Valutare l’entità dell’infestazione è fondamentale per adottare le strategie più appropriate, evitando l’uso eccessivo di sostanze chimiche. Il Parco ringrazia in anticipo per la preziosa collaborazione di tutti coloro che contribuiranno a questa causa. Mentre ammirano le meraviglie archeologiche, i turisti sono invitati a prestare attenzione ai vari insetti e a fotografarli, inviando le immagini ai responsabili degli scavi. Il punteruolo rosso della palma, originario dell’Asia sudorientale e della Melanesia, si è diffuso rapidamente a partire dagli anni Ottanta, raggiungendo il Nord Africa, l’Europa e i Caraibi. In Italia, è stato identificato per la prima volta nel 2005, con una rapida espansione, specialmente lungo la costa.
Questo coleottero ha causato la distruzione di migliaia di piante, costringendo le amministrazioni pubbliche e i privati a effettuare tagli radicali e trasformando il paesaggio di molte aree. Gli adulti, di un caratteristico colore rosso ferrugineo, possono raggiungere una lunghezza di circa 3,5 centimetri e presentano striature nere sul torace, mentre il lungo rostro del capo porta le antenne.
Le larve, bianche con la testa marrone e un apparato boccale ben sviluppato, possono arrivare a misurare fino a 5 centimetri. Gli adulti sono attivi sia di giorno che di notte, ma volano principalmente durante le ore diurne.
In previsione della domenica gratuita al museo, il 6 ottobre, si stima che circa 30.000 turisti parteciperanno all’evento, uniti anche nella ricerca del punteruolo rosso. Contestualmente, per la Supplica alla Beata Vergine del Santo Rosario, si prevedono circa 50.000 pellegrini.