NAPOLI. Nel 2015, l’Unione sindacale di base denunciava cattiva gestione in ANM, i cui risultati erano sprechi sempre più palesi. A due anni di distanza, con un comunicato stampa diffuso attraverso il proprio sito web, il sindacato invita i cittadini alla partecipazione all’assemblea pubblica di domani, mercoledì 8 novembre alle ore 10:00, in via Giovan Battista Marino 1, presso la Direzione ANM.
La partecipazione della società civile serve a far comprendere ai cittadini la delicatezza di questo periodo, nel corso del quale i lavoratori faranno di tutto pur di mantenere pubblica l’azienda: la privatizzazione, difatti, oltre a non apportare vantaggi, farà salire sensibilmente i costi.
«La nostra Azienda nasce per produrre servizio di trasporto – si legge nella nota – invece la gestione politico-clientelare ha solo prodotto perdite economiche e sofferenza per utenti disperati che, forse inconsciamente, ha intrapreso una lotta tra poveri con un personale troppe volte esposto a rischi per la sua sicurezza.»
Più volte, il sindacato di base avrebbe lanciato l’allarme di un nefasto destino, rivolgendosi al Comune di Napoli chiedendo di vigilare sullo sfrenato clientelismo a causa del quale disservizi e condizioni di lavoro pessime crescevano in modo esponenziale: per tutta risposta, il Comune ed ANM avrebbero estromesso Usb dal tavolo delle trattative.
«Mentre noi parlavamo di superminimi – prosegue il comunicato – altre Organizzazioni Sindacali parlavano di concorso per Addetti all’Esercizio. Mentre noi parlavamo di mancanza di sicurezza per il personale front-line, altre Organizzazioni Sindacali ragionavano di avanzamenti parametrali nemmeno riconosciuti dai contratti nazionali di categoria. Mentre noi parlavamo di cattiva gestione del cosiddetto “fenomeno dell’inidoneità alla guida”, altre Organizzazioni Sindacali erano silenti.»
Dunque, da un lato il debito ha raggiunto i 120 milioni di euro, e dall’altro salivano cresceva il numero delle aggressioni al personale di servizio.
«La categoria – conclude aspramente il comunicato – deve ribellarsi alla visione che la politica ha di ANM e dei suoi dipendenti: un limone spremuto fino all’ultima goccia e che ora vogliono buttare via!»