NAPOLI. La regina delle mele colorerà il cuore storico di Napoli dall’1 al 4 novembre. In piazza Dante arriva Annurca Fest, il villaggio contadino promosso da Coldiretti Campania e dedicato al frutto simbolo della regione.
Annurca fest 2018 Napoli
Dopo il successo del Cerasa Fest di giugno, il Farmes Village di Coldiretti presenta ai cittadini partenopei, e alle migliaia di turisti che saranno a Napoli per il ponte dei Santi, quattro giorni dedicati alla scoperta delle proprietà della mela annurca, grazie anche alla collaborazione del Consorzio di tutela dell’Igp, indicazione geografica protetta. Nei pressi della statua di Dante sarà montato un vero e proprio melaio di circa 20 metri di lunghezza, identico alla tipica struttura che nelle campagne serve a stendere le mele annurche per la maturazione a terra.
I visitatori potranno vivere l’esperienza degli agricoltori e comprendere la fatica che c’è dietro un prodotto dalle qualità straordinarie. Oltre ai gazebo delle mele annurche ci saranno gli agricoltori di Campagna Amica in vendita diretta, con il meglio delle produzioni agroalimentari della Campania, dall’olio extravergine al vino, dai formaggi ai salumi, dall’ortofrutta ai prodotti da forno, dalla pasta artigianale fatta con grano 100% italiano al miele, e tanto altro. Spazio anche per lo street food contadino e alle degustazioni del cibo buono, sano e garantito. Ma anche festa vera con musica, balli popolari e teatro dei burattini.
L’Annurca Fest avrà anche uno spazio dedicato all’educazione alimentare e rivolto ai bambini. Infatti presso l’area Agriasilo ci saranno laboratori tematici a cura di Coldiretti Giovani Impresa Campania. I più piccoli potranno scoprire le proprietà dei cibi e il lavoro dei contadini nel laboratori “Gira la Rossa”, “La Fatina dell’Olio”, “Piedini Curiosi”, “Manine Coraggiose”, “Gustosi Pasticci” e “Semina, che magia!”.
La storia della mela annurca
La “Melannurca” è l’unica mela al mondo che matura due volte, prima sull’albero e poi a terra, arrossando al sole sui cosiddetti melai o “pòrche”, attraverso un lavoro manuale. Alcuni dipinti rinvenuti negli scavi di Pompei e di Ercolano testimoniano la sua stretta connessione con il successivo mondo romano nell’ambito della Campania Felix. Luogo di origine sarebbe il territorio di Pozzuoli, l’antica Puteoli, come riporta Plinio il Vecchio (I secolo d.C.) nel suo trattato Naturalis historia, con la denominazione di Mala Orcula in relazione al limitrofo “Orco” ovvero il lago d’Averno, sede degli Inferi.
Secondo un’altra ipotesi, il nome deriverebbe dal verbo latino indulcàre riferendosi alla modalità di maturazione. L’attuale denominazione “Annùrca” è presente, per la prima volta, nel manuale di arboricoltura di Giuseppe Antonio Pasquale (1876). Sono molte le proprietà benefiche della mela annurca. Previene il cancro, è curativa per la calcolosi delle vie urinarie, elimina l’acido urico nonché l’acidità gastrica. Abbassa il colesterolo cattivo e rafforza i muscoli. La sua buccia, ricca di cellulosa, aiuta la digestione ed è indicata per la dieta dei diabetici.