AFRAGOLA. Arrestato il marito di una consigliera comunale di Fratelli d’Italia con cui gestisce centri per extracomunitari. L’arresto è giunto nell’ambito di una maxi operazione dei carabinieri del Ros e di quelli del comando provinciale di Crotone contro la ‘ndrangheta. Suddetta operazione ha portato a ben 169 arresti in diverse regioni d’Italia e anche in Germania, al termine delle indagini coordinate dalla Dda di Catanzaro.
L’arresto e la denuncia dei Verdi
La persona arrestata in Campania è Aniello Esposito, marito della consigliera comunale di Afrgola Cristina Acri, eletta tra le fila di Fratelli d’Italia. I due gestiscono due centri di prima accoglienza per immigrati nel comune a nord di Napoli. A questo si aggiungono i centri gestiti a Crotone e Dugenta, in provincia di Benevento.
Decisa la denuncia dei Verdi nelle parole del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli che ha parlato di “figure inquietanti della politica campana”.
“C’è una destra che soffia sul fuoco del razzismo contro gli immigrati – spiega Borrelli – e contemporaneamente fa affari con la camorra gestendo i centri di accoglienza”.
“È davvero originale che uno dei partiti a maggiore trazione xenofoba e razzista in Italia come Fratelli d’Italia che ha presentato mozioni e leggi per abolire i centri d’accoglienza in Italia – dichiara il consigliere regionale – poi abbia addirittura tra i propri esponenti politici di primo piano proprio coloro che li gestiscono e fanno affari sulla pelle degli extracomunitari con accuse gravissime di aver depredato risorse dell’Unione Europea. Aniello Esposito tra l’altro era già stato protagonista di una vicenda inquietante nell’estate 2016 quando era giunto presso il pronto soccorso di Villa dei Fiori con un proiettile nel ginocchio destro per una sorta di ritorsione nella sua attività nel settore immigrati e gestione rifiuti. Non solo. Su questa famiglia pende anche un’accusa gravissima del settembre 2016 perchè avrebbero trasformato un immobile da uso ufficio a residenziale per accogliere gli immigrati. In sostanza, non avevano l’accertamento di conformità per la destinazione d’uso reale. A finire nel mirino della Procura di Napoli Nord, erano stati Antonio Esposito 59 anni, insieme sempre al figlio Aniello, entrambi di Afragola. Quest’ultimo sempre marito della consigliera comunale di opposizione Cristina Acri che è risultata alle ultime comunali la più votata in città con oltre 1500 preferenze personali e da sempre è molto legata ai deputati Pina Castiello e Fulvio Martusciello e che gestisce con il marito diversi centri per immigrati nei quali sono scoppiate negli anni diverse proteste per come vengono trattati. Gli stessi esponenti di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega di Salvini da una parte raccolgono i voti di questi personaggi molto discussi sul territorio che fanno affari con gli immigrati dall’altra portano avanti campagne pubbliche per chiudere gli stessi centri che gestiscono i loro supporter. A nostro avviso il massimo dell’ipocrisia e cattiva politica”.