NAPOLI. Arrestato all’alba Salvatore Di Nunzio, commercialista: ad ammanettarlo i carabinieri del Ros (reparto operativo speciale) del comando provinciale di Napoli, agli ordini del colonnello Gianluca Piasentin.
Si tratta, come riportato da Repubblica Napoli, del commercialista che – secondo la procura antimafia di Napoli – tiene insieme la famiglia di Luigi Cesaro (politico di Fi) e alcuni clan camorristici.
Alcuni dei suoi potenti clienti lo avevano soprannominato, evidentemente non a caso, Totore ‘a Lavatrice.
L’arresto di Salvatore Di Nunzio
La cattura – scrive Repubblica Napoli – rappresenta un nuovo tassello dell’inchiesta su infiltrazioni di camorra e “patti scellerati” tra imprenditoria, cosca e politica sui Piani di insediamento produttivi (prima a Lusciano, poi anche nel comune di Marano di Napoli) condotta dai pm Mariella Di Mauro e Giuseppe Visone sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli.
Nell’ambito della stessa indagine madre, sì è scoperto che Totore ‘a lavatrice lavorava anche per Raffaele e Aniello Cesaro, gli imprenditori fratelli di Luigi – il parlamentare plurinquisito e appena ricandidato al Senato per Fi – già in carcere da otto mesi.
Sono gli stessi fratelli imputati nel processo al tribunale di Napoli Nord che vedeva come presidente del collegio il giudice Giuseppe Cioffi, molto vicino a Forza Italia (partecipava alle loro convention e trattava per una candidatura) , sino all’inchiesta di Repubblica che lo ha spinto ad astenersi dal dibattimento.