NAPOLI. «Ha riferito di sentire la voce di Allah, in una telefonata alla moglie, in Gambia, si è definito un soldato di Dio». Lo ha detto il procuratore di Napoli Giovanni Melillo in un incontro con i giornalisti in riferimento al profilo psicologico di Sillah Osman, 34 anni, il gambiano fermato a Napoli nel corso di un’operazione interforze di Polizia di Stato e carabinieri del Ros.
Gambiano fermato a Napoli: preparava un attentato
L’uomo, come precisano molti organi di stampa, ha manifestato un profilo psicologico particolarmente incline ai dettami dell’Isis.
«Insieme all’altro gambiano preso lo scorso 20 aprile davanti ad una moschea a Licola, nel napoletano, ha sostenuto un duro addestramento durato due mesi in Libia durante il quale ha sviluppato tecniche terroristiche, capacità nell’uso delle armi, resistenza alla fame, alla sete e alla paura, in un contesto particolarmente difficile qual è il deserto libico». «L’addestramento – ha aggiunto il procuratore di Napoli Giovanni Melillo – è stato spesso interrotto dalle incursioni militari degli eserciti anti-Isis».