Verrà valutata la richiesta di arresti in cella per Luigi Cesaro dopo il via libera all’utilizzabilità di alcune intercettazioni. Il giudice Maria Luisa Miranda potrà considerare sei conversazioni su ventotto per valutare la richiesta di arresti in cella firmata più di un anno fa dalla Dda di Napoli come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino.
Si valutano arresti in cella per Luigi Cesaro
Nella serata di martedì 25 maggio è arrivato il via libera dall’Aula dopo quello del Senato per utilizzare le intercettazioni che vedono coinvolto Luigi Cesaro. La richiesta riguardava l’autorizzazione di 21 telefonate effettuate tra il 2016 e il 2017, ma prima la Giunta e poi l’Aula hanno autorizzato l’utilizzo di sole 6 comunicazioni. Queste infatti sarebbero state effettivamente conversazioni di un parlamentare captate casualmente, mentre per le restanti 15 il Tribunale, secondo il Senato, avrebbe capito che si trattava di telefonate di un parlamentare.
L’accusa
La richiesta del Tribunale di Napoli, presentata nel 2020 al Senato, riguarda una inchiesta per voto di scambio in cui è indagato lo stesso Cesaro.