NAPOLI. «Le indagini della Squadra Mobile di Palermo hanno disvelato il tentativo inquietante dell’imprenditore Benedetto Bacchi avallato dal boss Francesco Nania di condizionare la decisione del Tar di Napoli, adito a seguito di un ricorso amministrativo presentato nell’interesse della sua società di scommesse al fine di ottenere un rinvio del giudizio alla Corte di Giustizia Europea, a dimostrazione della pericolosità sociale dei soggetti interessati a garantire a Bacchi l’espansione della sua attività economica, nonché della spregiudicatezza dei mezzi adoperati non esitando ad inquinare organi giurisdizionali». Le parole qui riportate provengono dal gip di Palermo che, come riportato da Il Mattino, si esprime così a proposito dell’imprenditore di Partinico Benedetto Bacchi, “boss” delle scommesse on line, arrestato ieri con le accuse di concorso in associazione mafiosa e riciclaggio.
Il tribunale amministrativo di Napoli avrebbe dovuto decidere del ricorso contro il sequestro di alcuni punti di scommesse online di Bacchi privi di autorizzazione. L’imprenditore siciliano si sarebbe rivolto per raggiungere lo scopo anche a un commercialista napoletano, Michele De Vivo, anche lui arrestato ieri.
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