Lavoro Napoli, Napoli

Asl Napoli 2, ultimi mesi di aspettativa per alcuni lavoratori

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FRATTAMAGGIORE. «La Asl Napoli 2 ha indetto una gara per il rinnovo del Servizio di supporto del CUP aziendale – si legge in una nota. -Ebbene, dopo tutto il tempo a disposizione, a nostro dire mal speso, hanno prodotto un capitolato tecnico vergognoso che nulla a che fare con il contratto nazionale dei metalmeccanici attualmente applicato ai dipendenti delle aziende che svolgono le prestazioni, con una logica fuori da ogni regola, giocando a ribasso sulla pelle dei lavoratori. Ciò in seguito alla scadenza dei contratti con le attuali sociètà appaltanti, già in proroga dallo scorso ottobre 2017 e che detengono questa ultima gara di appalto dal luglio 2013»

La situazione

«Le suddette società – prosegue la nota, – 3 per la precisione, costituiscono una ATI (associazione temporanea di imprese) di cui una capolista maggioritaria. La stessa Asl ha chiesto altresì, ai direttori dei singoli distretti e ospedali afferenti, di individuare personale interno che possa sostituire quello in essere, ovviando e non dando conto al numero già esiguo esistente, datato e poco affine alle necessità che il lavoro stesso richiede date le competenze, l’età, le limitazioni fisiche, creando non pochi disagi all’utenza ed al personale stesso costretto a formarsi per ‘ordini maggiori’ e non ponendosi alcun problema circa il futuro dei 50 dipendenti che tutti in giorni, da 20 anni e più, lavorano in trincea senza avere mai una stabilità lavorativa e senza volersi pronunciare per una loro eventuale assunzione -stabilizzazione interna, così come successo in altre province. Vogliono risparmiare ma sulla pelle degli altri, mentre gli sprechi altrove ci sono stati, e non pochi.Tuttavia nessuna garanzia, solo tante aspettative, e molta paura per chi, stanchi di essere un numero, vorrebe recuperare almeno la dignità di lavoratore, che ingiustificatamente gli stanno negando».

Con questa nota l’Asl Napoli 2 spiega la situazione di alcuni lavoratori che in questi mesi rischiano di perdere il posto dopo l’ultimo periodo di aspettativa.

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