NAPOLI. Scade il prossimo 7 ottobre il bando di concorso dell’Eav per il reclutamento di 350 figure professionali.
Sul bando si è espressa nuovamente l’Unione sindacale di base (Usb), in particolare dopo le parole del governatore regionale Vincenzo De Luca.
Nota Usb su concorso Eav
Il Governatore De Luca sul caso delle 350 assunzioni in EAV chiede di far prevalere la linea della ragionevolezza e del buon senso su quella della discriminazione e dei diritti negati. Una richiesta legittima, pienamente condivisibile, che va nella direzione auspicata da USB e su cui siamo stati costretti ad attivare una procedura di raffreddamento e, in collaborazione con i nostri uffici legali, preparare un ricorso per coloro i quali non vogliano rinunciare ad un loro sacrosanto diritto a causa di assurdi ed inaccettabili parametri di esclusione.
Le dichiarazioni stampa rilasciate dal direttore generale di EAV lasciano invece intravedere scenari diversi e su cui continuiamo a prendere le dovute distanze. Nessun risultato eclatante e sui cui festeggiare e stato finora raggiunto, il parametro di esclusione legato al voto minimo del diploma di 80/100 continua ad essere una costante che accompagna, trasversalmente, tutte le categorie professionali da sempre effettuate con la semplice licenza media e/o il diploma superiore. L’aver esteso solo ad alcuni profili professionali la possibilità di partecipare alla selezione, a prescindere dal voto ricevuto all’esame di maturità, seppur determina un passo avanti, non cancella la discriminazione e la mancanza di trasparenza su come questa selezione continua ad essere gestita.
Continueremo a chiedere, a tutela e garanzia dei giovani disoccupati, per TUTTI i profili professionali con “semplici” attitudini tecnico/pratiche, la possibilità di partecipare alla selezione senza considerare il voto minimo del diploma. Non possiamo permettere che, in una regione con livelli altissimi di disoccupazione e disagio sociale, aziende pubbliche possano attuare politiche aziendali sbagliate, pesantemente discriminanti. L’Unione Sindacale di Base continuerà il suo percorso di lotta e legale affinché nessuno resti indietro in quanto riteniamo che, a differenza di altri sindacati, non ci sia nulla di concreto su cui capitalizzare o fare propaganda”.