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Attacchi hacker al ministero della Giustizia, la confessione del 24enne: “Ho violato la posta dei pm”

Hacker

immagine di repertorio

Attacchi hacker al Ministero della Giustizia: arriva la confessione del 24enne napoletano arrestato dalla polizia postale al termine di una indagine coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e dal pool reati informatici della Procura di Napoli.

Attacchi hacker al Ministero della Giustizia, la confessione del 24enne arrestato

Ha confessato, ha ammesso le accuse e si è dichiarato pronto a raccontare fatti inediti. Poi ha calato l’asso e ha dichiarato: “Ho violato le mail di pm di Napoli, Roma e Brescia”. Lo riporta Il Mattino. Quanto basta ad incartare una eccezione di incompetenza funzionale, con la richiesta di trasmettere il fascicolo via da Napoli, destinazione Perugia.

Le accuse

È ritenuto una sorta di super hacker, viene accusato di accessi abusivi al sistema informatico del ministero della Giustizia oltre al servizio delle Poste, ma anche di aver arrecato danni al funzionamento degli stessi target presi di mira. Ha fornito le prime ammissioni nel corso di una vicenda investigativa che promette sviluppi.

Il legale: «Carmelo Miano ha solo 23 anni e quando ha avuto inizio questa vicenda era diventato da poco maggiorenne. Questo deve fare riflettere, a partire dalle incursioni nelle email dei magistrati. Ha ammesso gli addebiti contestati e si è reso disponibile a fornire ai pubblici ministeri ulteriori elementi sulle incursioni informatiche ai sistemi informativi del ministero della Giustizia, del ministero dell’Interno, della Guardia di Finanza e della Tim, commessi dal 2021 alla data dell’arresto».

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