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Attivisti in piazza per il giovane Salvatore: “Non si può morire per 30 euro”

NAPOLI. Tanti attivisti di Napoli stamattina erano in presidio sotto l’ispettorato interregionale del lavoro per l’episodio di Salvatore Caliano, 21enne di Forcella morto cadendo dal quarto piano per aver effettuato un lavoro di pulizia del lucernario, a nero, senza protezione e sottopagato.

Associazioni in piazza per protestare contro il lavoro sottopagato

Napoli Direzione Opposta, la Camera popolare del lavoro dell’Ex Opg, il Movimento di lotta Disoccupati 7 Novembre, Lo Sgarrupato e la Confederazione Cobas hanno dato la loro partecipazione all’evento, così come tanti altri attivisti.

Durante il presidio coloro che hanno partecipato hanno messo in campo un’azione dimostrativa: vernice rossa sulle mura dell’ispettorato del lavoro per rappresentare il sangue versato dai tanti morti sul lavoro e in ultima battuta da Salvatore che nel 2018 raggiungono la cifra record di 318, fanno sapere da Napoli Direzione Opposta.

A seguito di un incontro ottenuto con l’ispettorato stesso gli attivisti sono riusciti ad ottenere che l’ispettorato nella figura del vicedirettore Caracciolo ribadisse l’impegno a sostenere l’attività ispettive al massimo delle possibilità immaginabili ma soprattutto a prendere in consegna la segnalazione della protesta mattutina dei tanti cittadini e attivisti presso la prefettura, così che gli organi di governo abbiano ben presente che non si è trattato di una mera denuncia sociale ma di una dichiarazione di vera e propria urgenza politica su cui continuerà una costante e determinata azione collettiva.

Inoltre, è stata avviata un’iniziativa di solidarietà alla famiglia invitando tutti coloro i quali vorranno contribuire a versare una cifra di sostegno alla famiglia di Salvatore. Qui tutte le informazioni.

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