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Autonomia Differenziata, la Campania chiede il referendum abrogativo sulla legge: è la prima Regione in Italia

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De Luca e Festa
De Luca e Festa

La Campania chiede il referendum abrogativo sulla legge per l’autonomia differenziata: è la prima regione italiana. Con 36 voti favorevoli, 9 contrari e un astenuto, la mozione è stata approvata dopo un dibattito acceso.

Autonomia Differenziata: La Campania Chiede il Referendum

La Campania è la prima regione italiana a chiedere un referendum abrogativo sulla legge per l’autonomia differenziata. La mozione, presentata in Consiglio regionale, ha visto una netta divisione tra il centro-sinistra e il centro-destra, con la Lega in prima linea a difendere il provvedimento.

L’approvazione della mozione

Con 36 voti favorevoli, 9 contrari e un astenuto, la mozione è stata approvata dopo un dibattito acceso. Il centro-sinistra, rappresentato in aula da consiglieri come Luigi Abbate e Mino Mortaruolo, ha criticato aspramente la legge del Governo Meloni.

Luigi Abbate ha affermato: “L’autonomia differenziata è un progetto scellerato perché crea disparità e aggrava la condizione del Sud. La Lega ha creato una narrazione fondata su ‘fake news’ e sull’odio verso i meridionali per fare gli interessi dei settentrionali”. Mino Mortaruolo ha aggiunto: “La legge sull’autonomia differenziata contribuisce a creare disuguaglianze ancora più rilevanti, penalizzando ulteriormente il Sud. Non possiamo permettere che alcune regioni vengano svantaggiate a scapito di altre”.

Le critiche

Non sono mancate però le critiche. Secondo i consiglieri del Partito Democratico, l’autonomia differenziata, così come approvata, impoverirebbe il Sud. Le regioni più ricche potrebbero conservare il gettito fiscale sul proprio territorio e proporre contratti integrativi per professionisti come medici e insegnanti, svuotando il Meridione delle sue risorse umane.

Le preoccupazioni si estendono anche al Sannio, che ha già visto un depauperamento con tagli ai servizi sanitari, chiusure di istituti scolastici e riduzioni nei trasporti.

Le destre di governo, invece, difendono la legge affermando che l’autonomia differenziata porterà maggiore efficienza e facilità nell’individuare le responsabilità degli sprechi. La legge prevede l’individuazione dei livelli base di servizi che ogni regione deve garantire.

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