NAPOLI. «È sbagliato additare quello che stanno facendo dei ragazzi alla visione di Gomorra. La presenza della microcriminalità e dei minorenni che delinquono nella nostra realtà è un dato scontato e forse non tutti sanno che la condanna di un minorenne risale a 10 anni fa dove c’erano ragazzini che facevano parte attiva della camorra e che furono anche condannati per camorra».Così il presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone nel corso dell’incontro con gli studenti dell’istituto Marconi di Giugliano, a cui hanno partecipato la dirigente scolastica Giovanna Mugione e il giornalista Alfonso Pirozzi.
«Una situazione esplosiva»
«Oggi abbiamo una situazione esplosiva, in merito alle aggressioni di minorenni – continua Cantone, – situazione che si sta verificando nella Napoli bene e che fino a poco tempo fa nessuno se ne occupava anche se accadeva in altre zone. Vanno effettuate delle modifiche sul piano punitivo e alcune leggi rischiano di dare l’impressione di non essere sanzionati. Quei ragazzi che hanno accoltellato hanno già valicato quella linea di non avere paura del carcere».
Raffaele Cantone invita i giovani a «farsi un giro nelle periferie delle città della provincia, dove c’è un alto tasso di disoccupazione e dove vi accorgerete che sta funzionando un altro welfare che non è quello dello Stato ma è quello della camorra».
«Non sono mai andato via da qui perché devo quello che sono a questo contesto, a questa realtà. Questi luoghi mi hanno fatto vedere da vicino la realtà di come si vive». Appello del magistrato affinché si possa contrastare la camorra e di «non mettere la testa sotto la sabbia e di lottare tutti insieme per sconfiggere chi distrugge questi territori. Bisogna essere orgogliosi di essere di queste terre».
Infine, su Gaetano, il 15enne ferito da una baby gang a Chiaiano: «Sono vicino alla mamma come alle altre madri che si sono ritrovate in questa situazione assurda».