Scatta la caccia ai video che mostrerebbero lo stupro ai danni di due bambine di Caivano. Nell’ambito delle indagini sulla violenza consumatasi al Parco Verde, sono stati sequestrati una decina di cellulari mentre sono 15 i ragazzi sospettati, tutti identificati: alcuni sono minorenni, due di questi sono figli di potenti capi delle piazze di spaccio del Parco Verde e del cosiddetto “o bronx”, un complesso di case popolari ex Iacp che si trova a qualche centinaio di metri di distanza come riportato dal quotidiano Il Mattino.
Bambine stuprate al Parco Verde di Caivano: caccia ai video
Gli stupratori sono stati traditi proprio dal “vezzo” di registrare la violenza in video. Filmati fatti girare nelle loro chat con commenti ributtanti, disgustosi, dai toni trionfalistici a sottolineare la loro “bravura”. Uno dei filmati sarebbe finito sul telefonino del fratello di una delle due piccole vittime e così i familiari delle due bambine si sono precipitati dai carabinieri della locale compagnia.
Nel giro di poche ore, i militari hanno identificato una quindicina di sospettati e sequestrato una decina di cellulari, che sono stati spenti e avvolti nella carta stagnola, per impedirne qualsiasi contatto. La procura dei minori di Napoli ha anche disposto per entrambe le vittime l’allontanamento dalle rispettive famiglie e la sistemazione in una struttura adeguata.
Le ricerche dei video
Nella giornata di venerdì 1 settembre, quando si terrà la riunione del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica, la Procura di Napoli Nord conferirà l’incarico per l’esame dei cellulari dei due maggiorenni indagati per lo stupro alle due cuginette di 12 e 10 anni che hanno denunciato di essere state violentate nel Parco Verde; dai dispositivi gli inquirenti contano di ricavare materiale che possa aiutare a chiarire quello che è successo come riportato da Fanpage.