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L’idea di Grillo: “Vorrei che i parlamentari fossero estratti a sorte”

“Io un’idea ce l’ho, il suo nome tecnico è “sortition”. Ma il suo nome comune è “selezione casuale”. L’intuizione è di un certo Brett Hennig. L’idea è molto semplice: selezioniamo le persone a sorte e le mettiamo in Parlamento. Sembra assurdo, ma pensateci un attimo. La selezione dovrebbe essere equa e rappresentativa del Paese”, “sarebbe un microcosmo della società”. A lanciare dal suo blog la proposta del parlamentare estratto a sorte è Beppe Grillo che lancia quindi l’idea del “Senato dei cittadini”.

Il Senato dei cittadini, secondo Beppe Grillo

“Non è così pazza come idea – aggiunge – la selezione casuale è stata un elemento chiave del modo in cui si è svolta la democrazia nell’antica Atene. La “demarchia” era un concetto fondante della civiltà classica, anche Aristotele, nella Retorica, definisce la democrazia stessa come la forma in cui si estraggono a sorte i rappresentanti. Gli antichi Ateniesi selezionavano a caso i cittadini per occupare la maggior parte dei loro posti politici. Sapevano che le elezioni erano dispositivi aristocratici. Sapevano che i politici di carriera erano una cosa da evitare. E penso che ora sappiamo anche noi queste cose”.

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