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Fidanzato e innamorato: “Mio suocero non mi accetta perché sono napoletano”

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Quella di Marco, 24 anni, è la storia di un ragazzo respinto dal suocero perché napoletano. Il giovane ha raccontato la sua vicenda a Fanpage, spiegando la sua situazione, quella di un ragazzo nato a Napoli, ma da anni residente a Bergamo per motivi di lavoro.

Bergamo, ragazzo respinto dal suocero perché napoletano

“Ho 24 anni e la mia storia è un po’ surreale. Permetto: vengo da una famiglia calorosa sono cresciuto con i valori, quelli veri. A gennaio di quest’anno conosco una ragazza: va tutto bene ci innamoriamo, facciamo una vacanza in Egitto insieme. Però inizio a vedere che qualcosa non va come dovrebbe. Percepivo che lei mi teneva nascosto qualcosa. Poco poco dopo l’inizio della relazione io avevo conosciuto conosciuto la madre di lei, una bravissima persona (genitori separati) però non riuscivo a capire il perché quando parlavo del padre di lei calava sempre un silenzio di tomba” ha raccontato Marco nella lettera inoltrata alla redazione di Fanpage.

Poi ancora:

I mesi passavano. Vedevo che a certe richieste che per un ragazzo come me erano normali come uscire e fare tardi o dormire insieme a casa mia giungeva sempre un no da parte del padre di lei. E ho iniziato a pensare che il problema ero io. Mi sono chiesto: saranno stati i troppi tatuaggi che ho? Così le ho chiesto di affrontare il genitore faccia a faccia. E ho scoperto che da quando è iniziata la nostra relazione i due non si parlano più. Ma il motivo di questo muro, di questo no «senza se e senza ma» alla relazione qual è ? È semplice quanto inquietante. Il papà della ragazza non vuole che la figlia frequenti napoletani. Mi è caduto un mondo addosso. Ora mi trovo con una relazione finita solamente perché vengo da Napoli città che io amo e sono fiero delle mie origini. Mi chiedo tutto questo odio fino a quando dovrà andare avanti ?

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