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Samuele giù dal balcone a Napoli, il racconto di un vicino di Mariano: “Lo conosco, un giorno mi disse: ho il diavolo dentro”

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Napoli è ancora sotto shock per la morte di Samuele Gargiulo, il bimbo di soli 4 anni lanciato giù dal balcone dal 38enne Mariano Cannio. Arriva il racconto agghiacciante di un vicino del 38enne. A riportarlo è l’odierna edizione de Il Corriere della Sera.

Samuele giù dal balcone a Napoli, il racconto di un vicino di Mariano

Antonio, nome di fantasia, pensa e ripensa alle parole che Mariano gli ha urlato contro 2 anni fa. Il conoscente del 38enne aveva una bottega in zona accanto a quella dei parenti della famiglia Gargiulo.

Conosce bene anche l’omicida del bambino “Come tutti nel quartiere lo vedevo ogni giorno. Era un ragazzo molto noto. Un tipo strano? Decisamente, ma eravamo abituati a vederlo così. Ormai neanche ci facevamo troppo caso”, era normale. Lavorava nelle case, aiutava come poteva per guadagnare qualcosa e alla fine si era conquistato la fiducia di tutti, senza nessuna riserva. Ma poi ci sono le parole che mi disse quel giorno… ricordo che aveva una sguardo stravolto. ‘’Che c’è?’’ Gli chiesi preoccupato.

‘’ Ti senti bene? Posso fare qualcosa?’’ Mi guardò fisso e mi disse : ‘’Io ho il diavolo dentro’’ con uno sguardo allucinato. Sul momento pensai ad una stranezza, una delle sue tante stravaganze se vogliamo chiamarle così. Ma ripensare a quelle parole mi logora e ovviamente ci penso da quando ho saputo che è stato lui a gettare il bambino giù. Il diavolo… ecco a cosa penso quando penso a lui”.


FONTE: IL CORRIERE DELLA SERA

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