Bimbo morto a Napoli, arrivano le dichiarazioni del domestico Mariano Cannio, in cella con l’accusa di omicidio: “Ad un tratto l’ho preso in braccio e sono uscito fuori al balcone. Giunto all’esterno con il bambino tra le braccia mi sono sporto ed ho lasciato cadere il piccolo. Ho immediatamente udito delle urla e mi sono spaventato consapevole di essere la causa di quello che stava accadendo”, ha raccontato.
Bimbo morto a Napoli, parla il domestico: che cosa ha detto
Successivamente Cannio ha precisato di aver lasciato cadere il bambino perché ha avuto «un capogiro». Dopo essersi allontanato da via Foria, Cannio è stato colto, ha riferito, da un attacco di fame nervosa: ha mangiato una pizza nella zona della Sanità, è andato a casa per riposare un po’, quindi è andato in un bar per prendere cappuccino e cornetto.