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Bolletta da 50mila euro: un Comune nel napoletano resta senza telefono

CASANDRINO – Telefoni muti al comune ed in tutti gli edifici dell’ente pubblico. I numeri di uffici ed istituti scolastici possono solo ricevere ma non inoltrare chiamate, mentre resta attiva la rete internet. Cinquantacinquemila euro di fatture non pagate all’origine della sospensione parziale del servizio.

Il comune non pagava la bolletta

«La morosità con l’operatore telefonico fa parte di quei cinque milioni di debiti contratti dal comune che ho denunciato all’indomani del mio insediamento a giugno» è il commento del sindaco, Salvatore Volpe.

Ad inizio agosto, infatti, il sindaco, con un manifesto, aveva informato la cittadinanza della disastrosa situazione finanziaria in cui aveva trovato il comune. Oltre ai cinque milioni, c’è un disavanzo di amministrazione di dodici milioni di euro. Ai cittadini Volpe ha promesso di reagire «con determinazione, responsabilità ed onestà per portare questo nostro paese in una condizione di vivibilità migliore».
 
Intanto la delibera per attuare il piano di riequilibrio, da sottoporre alla Corte dei Conti è già stata votata. La sospensione parziale del servizio telefonico, oltre a rappresentare un disagio per gli uffici comunali, alla vigilia dell’apertura delle scuole, è un ostacolo da rimuovere con celerità. «Intanto stiamo verificando con i nostri legali se l’operatore abbia agito adeguatamente. Ci ha informato che lasciando attivo il collegamento internet non si profilerebbe l’interruzione di servizio pubblico» fa sapere il sindaco. Nell’immediato si sta operando in due direzioni: un piano di rientro per saldare il debito ed il passaggio ad un altro operatore, che è già stato individuato. «Ho trovato spropositati i costi che stiamo sostenendo per il servizio.

Siamo riusciti a trovare una soluzione meno dispendiosa. Con il piano di rientro dovremmo ottenere il ripristino del servizio a breve». La situazione finanziaria del comune rischia di pesare sui cittadini, dice per l’opposizione di Cambiamo Insieme Angelo Chianese: «Oggi la sospensione della linea telefonica poi potremmo trovarci nell’impossibilità di pagare il consorzio per la raccolta dei rifiuti, di garantire i buoni libro, le mense scolastiche».

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