Site icon Occhio Notizie

Caivano, imprenditori e commercianti dovevano pagare il clan per lavorare: 4 arresti

Immagine di repertorio

I carabinieri di Caivano, in provincia di Napoli, hanno arrestato quattro persone accusate di associazione mafiosa ed estorsione. Gli arrestati sono sospettati di essere legati al clan Angelino, secondo quanto emerso dalle indagini.

Caivano, imprenditori e commercianti dovevano pagare il clan per lavorare

Operazione anticamorra a Caivano, provincia di Napoli, con l’arresto di quattro persone accusate di associazione mafiosa, estorsione, tentata estorsione, detenzione illegale di armi e favoreggiamento aggravato dal metodo mafioso. I carabinieri della Sezione Operativa, su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli.

Tre degli arrestati sono stati portati in carcere, mentre il quarto è stato posto agli arresti domiciliari. Secondo le indagini, i quattro indagati avrebbero operato per agevolare il clan Angelino, attivo nel comune di Caivano e nelle aree circostanti. In particolare, avrebbero estorto denaro a imprenditori e commercianti della zona, costringendoli a pagare per poter continuare a svolgere le loro attività.

Solo poche settimane fa, alla fine del 2024, Caivano viveva un’atmosfera di grande tensione, con il ministro della Difesa Guido Crosetto che parlava apertamente di “pressioni della criminalità organizzata” nella zona. Inoltre, il parroco del Parco Verde di Caivano, padre Maurizio Patriciello, aveva deciso di non celebrare la messa di mezzanotte a Natale, motivando la sua scelta con la volontà di evitare potenziali incidenti. Crosetto aveva sottolineato come questa decisione fosse probabilmente influenzata dalle minacce della camorra.

 

Exit mobile version