POMPEI. Choc all’ombra degli scavi: turisti russi lasciano il cane chiuso in macchina, per ore e sotto il sole, per visitare il sito archeologico. Il rottweiler salvato in extremis dai vigili urbani. Lo riporta il quotidiano Il Mattino.
Cane salvato agli scavi di Pompei
A lanciare l’allarme è stato l’imprenditore pompeiano, Marino Machetti, che ha notato il cane rinchiuso nell’abitacolo diventato, ormai, una trappola rovente e quasi mortale. Il rottweiler guaiva e uggiolava, tanto da attirare l’attenzione del suo salvatore, dal buon cuore, senza il cui intervento sarebbe morto di sicuro.
Il salvataggio del cane
I caschi bianchi, coordinati dal colonnello Gaetano Petrocelli e dal capitano Ferdinando Fontanella, sono riusciti ad aprile l’automobile, lasciata lungo via Plinio, e a mettere il salvo il cane tra gli applausi dei presenti. L’animale respirava a fatica ed era disidratato. La sua temperatura corporea aveva superato i 43 gradi, a fronte dei valori normali che per gli animali si attestano intorno ai 38 gradi. Il rottweiler è stato idratato con tanta acqua fresca.
Al salvataggio hanno assistito, con il fiato sospeso, decine di turisti e di pompeiani. Tutti in apprensione per le sorti dell’animale. I vigili stanno valutando la posizione dei proprietari del cane, per definire gli eventuali estremi per una denuncia a piede libero, a loro carico, per «abbandono di animali».
I turisti russi si sono mostrati pentiti e spaventati: «non pensavamo fosse così pericoloso lasciare il nostro cane in auto». I piccoli proprietari sono scoppiati in lacrime dallo spavento nel vedere il loro cane stremato.