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Capodanno nell’antica Roma, spiegato in un post diventato virale

POMPEI. Un post pubblicato su Facebook dalla pagina ufficiale del Parco Archeologico di Pompei sta facendo rapidamente il giro del web. A proposito di Capodanno, i gestori della pagina hanno regalato una “chicca” storica agli appassionati e ai turisti con un intervento che è subito diventato virale.

Il post

«Sapevate che anche nell’antica Roma si festeggiava il capodanno? Il primo giorno del mese di gennaio, infatti, il pontefice massimo offriva al dio Giano farro con sale e una focaccia fatta con cacio grattugiato, farina, uova e olio per propiziare l’influenza benefica della divinità sulla natura e sui futuri raccolti. I Romani invitavano gli amici a pranzo per scambiarsi un candido vaso di miele con datteri e fichi secchi: “Perché l’anno che inizia sia dolce”, ci spiega il poeta Ovidio. I fichi, detti strenae ‒ da cui il nostro strenna ‒ erano accompagnati da foglie d’alloro, come augurio di fortuna e di felicità. In foto affresco dalla Villa di Poppea a Oplontis raffigurante un cesto di fichi».

 

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