Cronaca Napoli, Napoli

Capri, disabile resta a terra perché non può salire sul bus nuovo

capri disabile non salire bus
capri disabile non salire bus

Sull’isola di Capri si sono verificati dei problemi per un disabile, che ha avuto difficoltà a salire su un bus. Christian D’Urso è il protagonista di questa triste vicenda. Lo scorso 10 maggio, l’uomo accompagnato dalla madre Maria Cuomo si trovava a Marina Grande e doveva prendere la diretta per Anacapri. In quest’occasione ha scoperto che il nuovo pullman dell’isola non era adatto a far salire i disabili in carrozzina, nonostante la pedana installata.

Il racconto di Christian, non può salire sul bus perché disabile

Il racconto è riportato da Repubblica. È arrivato un nuovo bus dell’Atc srl, la società che gestisce il trasporto pubblico su gomma sull’isola. Come aveva già fatto in passato, Christian pensava che la carrozzina a motore che lo trasporta sulle difficili strade dell’isola potesse essere innalzata sul bus dalla pedana elevatrice, un metodo che fino a quel momento, con i vecchi autobus, aveva sempre funzionato.

Il sistema del pullman non ha funzionato. Dopo pochi centimetri la pedana si è bloccata e il conducente ha fatto presente a madre e figlio che era “colpa della carrozzina motorizzata, perché la pedana non è tarata per ricevere quel peso, ma uno minore“. “Sono rimasto bloccato sulla pedana a mezz’aria – racconta Christian – ed è dovuto intervenire un meccanico dell’azienda di trasporti per farmi scendere. Quindi hanno chiesto che arrivasse a prelevarmi uno dei vecchi bus che avevano la pedana posteriore, sui quali sono sempre salito con la stessa carrozzina senza che si bloccasse mai“.

Christian ha contattato l’azienda

Il conducente ha sottolineato che il ragazzo deve ogni volta telefonare, dovunque si trovi, all’azienda e chiedere l’intervento dei due soli pullman del vecchio autoparco – specificando che dovevano venire a prenderlo, e dove, il bus 8 o 11. “Ho scritto allora una pec all’azienda – dice sconfortato Christian – facendo presente il mio disagio e chiedendo di rendere accessibili tutti i bus, considerato che si tratta di un servizio pubblico del quale dovrebbero usufruire tutti i cittadini indistintamente“.

Christian chiede più attenzione per i disabili che abitano sull’isola e per i turisti

Christian non è l’unico disabile di Capri, ci sono anche anziani, e anche turisti che si muovono con difficoltà e che potrebbero avere necessità di salire a bordo degli autobus. Ma la richiesta del trentenne caprese non ha sortito nulla, anzi il conducente del bus successivo che ha tentato di prendere, ha riferito che se n’era parlato in ufficio: “Mi hanno detto che le carrozzine a motore che circolano per strada non possono salire su questi bus“. C’è un non piccolo particolare però: il mezzo che trasporta il disabile non può circolare sulle strade carrabili come un qualsiasi veicolo. “Lo dice chiaramente la scheda tecnica che mi hanno chiesto ed ho fornito. Purtroppo la sola risposta è stata che la Regione ha acquistato questo tipo di autobus e a Capri non ce ne sono altri. Sono rimasto a piedi, questa è la verità incontrovertibile“, conclude D’Urso.

L’interesse del sindaco

Il sindaco ha saputo solo ora di questo problema e se n’è interessato subito. “Riguarda sia Capri che Anacapri – dice Marino Lembo, primo cittadino di Capri – e dobbiamo trovare una soluzione: si tratta di bus che ci ha mandato la Regione e che hanno avuto anche qualche altro problema. Non vogliamo in alcun modo che Christian si senta discriminato, è un suo diritto e anche di tutti quelli che non si muovono con faciltà, isolani e non. Ormai a Capri ci sono tante associazioni e la sensibilità sul tema della disabilità è forte: ci mettiamo subito a lavorare anche con gli operatori sociali“.

E invece no. Dopo pochi centimetri la pedana si è bloccata e il conducente ha fatto presente a madre e figlio che era “colpa della carrozzina motorizzata, perché la pedana non è tarata per ricevere quel peso, ma uno minore”. “Sono rimasto bloccato sulla pedana a mezz’aria – racconta Christian – ed è dovuto intervenire un meccanico dell’azienda di trasporti per farmi scendere. Quindi hanno chiesto che arrivasse a prelevarmi uno dei vecchi bus che avevano la pedana posteriore, sui quali sono sempre salito con la stessa carrozzina senza che si bloccasse mai”.

Il conducente ha sottolineato che il ragazzo deve ogni volta telefonare, dovunque si trovi, all’azienda e chiedere l’intervento dei due soli pulman del vecchio autoparco – specificando che dovevano venire a prenderlo, e dove, il bus 8 o 11. “Ho scritto allora una pec all’azienda – dice sconfortato Christian – facendo presente il mio disagio e chiedendo di rendere accessibili tutti i bus, considerato che si tratta di un servizio pubblico del quale dovrebbero usufruire tutti i cittadini indistintamente”.

Christian non è l’unico disabile di Capri, ci sono anche anziani, e anche turisti che si muovono con difficoltà e che potrebbero avere necessità di salire a bordo degli autobus. Ma la richiesta del trentenne caprese non ha sortito nulla, anzi il conducente del bus successivo che ha tentato di prendere, ha riferito che se n’era parlato in ufficio: “Mi hanno detto che le carrozzine a motore che circolano per strada non possono salire su questi bus”. C’è un non piccolo particolare però: il mezzo che trasporta il disabile non può circolare sulle strade carrabili come un qualsiasi veicolo. “Lo dice chiaramente la scheda tecnica che mi hanno chiesto ed ho fornito. Purtroppo la sola risposta è stata che la Regione ha acquistato questo tipo di autobus e a Capri non ce ne sono altri. Sono rimasto a piedi, questa è la verità incontrovertibile”, conclude D’Urso.

Il sindaco ha saputo solo ora di questo problema e se n’è interessato subito. “Riguarda sia Capri che Anacapri – dice Marino Lembo, primo cittadino di Capri – e dobbiamo trovare una soluzione: si tratta di bus che ci ha mandato la Regione e che hanno avuto anche qualche altro problema. Non vogliamo in alcun modo che Christian si senta discriminato, è un suo diritto e anche di tutti quelli che non si muovono con faciltà, isolani e non. Ormai a Capri ci sono tante associazioni e la sensibilità sul tema della disabilità è forte: ci mettiamo subito a lavorare anche con gli operatori sociali”. ù

Ci sarà presto un aggiornamento, quindi. Il giovane che gira in carrozzina negli anni scorsi aveva già sostenuto una battaglia per poter accedere a un belvedere vietato ai piccoli mezzi a motore per disabili: mancava una rampa e non c’era il permesso per realizzarla. Alla fine però Christian l’ha spuntata ed è caduto il divieto per lui di contemplare la bellezza.

E invece no. Dopo pochi centimetri la pedana si è bloccata e il conducente ha fatto presente a madre e figlio che era “colpa della carrozzina motorizzata, perché la pedana non è tarata per ricevere quel peso, ma uno minore”. “Sono rimasto bloccato sulla pedana a mezz’aria – racconta Christian – ed è dovuto intervenire un meccanico dell’azienda di trasporti per farmi scendere. Quindi hanno chiesto che arrivasse a prelevarmi uno dei vecchi bus che avevano la pedana posteriore, sui quali sono sempre salito con la stessa carrozzina senza che si bloccasse mai”.

Il conducente ha sottolineato che il ragazzo deve ogni volta telefonare, dovunque si trovi, all’azienda e chiedere l’intervento dei due soli pulman del vecchio autoparco – specificando che dovevano venire a prenderlo, e dove, il bus 8 o 11. “Ho scritto allora una pec all’azienda – dice sconfortato Christian – facendo presente il mio disagio e chiedendo di rendere accessibili tutti i bus, considerato che si tratta di un servizio pubblico del quale dovrebbero usufruire tutti i cittadini indistintamente”.

Christian non è l’unico disabile di Capri, ci sono anche anziani, e anche turisti che si muovono con difficoltà e che potrebbero avere necessità di salire a bordo degli autobus. Ma la richiesta del trentenne caprese non ha sortito nulla, anzi il conducente del bus successivo che ha tentato di prendere, ha riferito che se n’era parlato in ufficio: “Mi hanno detto che le carrozzine a motore che circolano per strada non possono salire su questi bus”. C’è un non piccolo particolare però: il mezzo che trasporta il disabile non può circolare sulle strade carrabili come un qualsiasi veicolo. “Lo dice chiaramente la scheda tecnica che mi hanno chiesto ed ho fornito. Purtroppo la sola risposta è stata che la Regione ha acquistato questo tipo di autobus e a Capri non ce ne sono altri. Sono rimasto a piedi, questa è la verità incontrovertibile”, conclude D’Urso.

Il sindaco ha saputo solo ora di questo problema e se n’è interessato subito. “Riguarda sia Capri che Anacapri – dice Marino Lembo, primo cittadino di Capri – e dobbiamo trovare una soluzione: si tratta di bus che ci ha mandato la Regione e che hanno avuto anche qualche altro problema. Non vogliamo in alcun modo che Christian si senta discriminato, è un suo diritto e anche di tutti quelli che non si muovono con faciltà, isolani e non. Ormai a Capri ci sono tante associazioni e la sensibilità sul tema della disabilità è forte: ci mettiamo subito a lavorare anche con gli operatori sociali”. ù

Ci sarà presto un aggiornamento, quindi. Il giovane che gira in carrozzina negli anni scorsi aveva già sostenuto una battaglia per poter accedere a un belvedere vietato ai piccoli mezzi a motore per disabili: mancava una rampa e non c’era il permesso per realizzarla. Alla fine però Christian l’ha spuntata ed è caduto il divieto per lui di contemplare la bellezza.

Capri