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Capri, in monopattino nei corridoi dell’ospedale: avviata indagine

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Nell’ospedale Capilupi di Capri un uomo gira nei corridoi a bordo di un monopattino elettrico. L’episodio è stato documentato con un video, pubblicato dal deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. L’Asl Napoli 1 Centro fa sapere di aver avviato un’inchiesta interna per andare a fondo sulla questione: il sospetto alimentato da chi ha girato il video è che si tratti di personale dello stesso ospedale

Capri, in monopattino nei corridoi dell’ospedale

Su e giù per i corridoi dell’ospedale di Capri a bordo di un monopattino elettrico. Il video. Borrelli: “Scambiano i nosocomi per delle piste e nessuno li ferma. Numerose proteste tra i pazienti. Chiesta verifica alla direzione sanitaria.”

All’ospedale Capilupi di Capri si è raggiunto un certo livello di tecnologia. I visitatori possono girare nei corridoi a bordo di un monopattino elettrico. In realtà, no, non potrebbero ma è accaduto lo stesso come documentato in dei video che i testimoni hanno inviato al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

“Abbiamo registrato l’uscita dall’ ospedale di questo individuo ma anche l’entrata è stata uguale. Per il personale era tutto normale. Forse è anche lui un dipendente. Circolava liberamente tra i corridoi dell’ospedale con il monopattino”- ha raccontato la segnalante secondo la quale sarebbe una consuetudine circolare per i corridoi dell’ospedale con il monopattino anche a velocità sostenuta. Lo stesso soggetto circola nella hall dove c’è l’accettazione pazienti e quindi presenza di pubblico.

“Abbiamo segnalato l’episodio alla direzione sanitaria. Possibile che esista gente che ritenga normale muoversi all’interno di un ospedale in questo modo senza che nessuno dica nulla? Che prenda i corridoi di un nosocomio o la sala accettazione per una pista? Non capiamo neanche tanta indifferenza di fronte a certe assurdità ed inciviltà. Se non si cambia atteggiamento, presto ognuno farà tutto quello che gli passerà per la testa. Abbiamo chiesto alla direzione di verificare con attenzione questa segnalazione e di sapere se si è trattato di un caso isolato o di una consuetudine come sostengono i pazienti esasperati. Di sapere se si tratta di personale interno o di un visitatore e di capire come sia stato possibile consentire tutto ciò”- ha commentato Borrelli.

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