CARDITO. Nel primo pomeriggio di lunedì, Noemi, la sorellina del piccolo Giuseppe ucciso di botte dal compagno della madre, è stata sottoposta ad un piccolo intervento estetico in anestesia generale.
Piccola operazione chirurgica per la piccola Noemi
Una stanza piena di giocattoli, per cercare di far sentire al sicuro la piccola Noemi, 8 anni, anch’essa vittima dell’ira del compagno della madre. Il volto tumefatto della piccola ha scalfito persino le certezze di chi in pronto soccorso ci lavora da trent’anni. Lunedì la bambina ha subito un piccolo intervento chirurgico: i medici hanno suturato una ferita all’orecchio ma ben più difficili da rimarginare saranno le cicatrici che Noemi si porta dentro, per questo a prendersi cura di lei c’è ora un’equipe di psicologi, neuropsichiatri infantili e assistenti sociali.
«Non esiste un modo per cancellare quello che è accaduto — racconta Annamaria Minicucci (direttore generale del Santobono) – credo però che questa brutta storia ci debba far riflettere. Tutti noi come cittadini abbiamo delle responsabilità, dovremmo portare avanti progetti condivisi, ciascuno per le proprie prerogative, per poter intercettare situazioni simili sul nascere. Abbiamo il dovere
di intervenire per evitare che altri bambini possano vivere quello che sta vivendo»