È stato ucciso con decine di coltellate Salvatore Palombo, 44ennne residente a Santa Maria la Carità. L’uomo, un meccanico operativo a Castellammare di Stabia, è stato aggredito dal cugino Umberto Longobardi, coetaneo e regiudicato per spaccio, attualmente ai domiciliari per reati inerenti al traffico di gasolio e conosciuto in zona con il soprannome “Bertuccio ‘o barracchiello”. Longobardi è in stato di fermo, accusato di omicidio volontario.
Salvatore Palombo ucciso a coltellate a Casola di Napoli, fermato il cugino
Come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino, l’aggressione si è consumata nel pomeriggio di ieri, sabato 2 gennaio, nelle palazzine popolari di via Vittorio Veneto a Casola di Napoli. Stando ad una prima ricostruzione da parte degli inquirenti, alla base dell’aggressione ci sarebbe una presunta relazione sentimentale tra una donna residente nella palazzina e la vittima.
Una relazione non gradita a Longobardi ma non confermata dalla diretta interessata, anch’essa coinvolta nella colluttazione e rimasta lievemente ferita alla testa.
I precedenti
Pare che in passato i due cugini si fossero già beccati, senza però mai arrivare allo scontro fisico. Nel pomeriggio di ieri invece Longobardi ha atteso Palombo nella palazzina alle 16.30 circa e nel giro di pochi istanti si è passati dagli insulti all’aggressione, con Longobardi che armato di un coltellaccio da cutina ha inferto diversi fendenti all’addome e al basso ventre del cugino, lasciandolo sul pianerottolo agonizzante in una pozza di sangue.