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Orrore a Castellammare di Stabia, pitbull azzanna e uccide un cagnolino: passanti lo prendono a calci

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La foto

Orrore a Castellammare di Stabia, pitbull azzanna e uccide un cagnolino in strada: i passanti lo prendono a calci. A denunciare l’accaduto è stato il sindaco Luigi Vicinanza. Il video della violenza è stato inviato anche al deputato Borrelli che lo ha condiviso sui social.

Castellammare di Stabia, pitbull azzanna e uccide un cagnolino: passanti lo prendono a calci

Alcuni residenti hanno inviato al deputato Borrelli un video in cui si nota un cane di razza pitbull essere preso a calci e bastonate da alcune persone. L’animale pare abbia azzannato e ucciso un esemplare di taglia più piccola di una donna. «Il pitbull ha aggredito un cagnolino a passeggio con la proprietaria, lo ha azzannato e ucciso» ha spiegato il sindaco di Castellammare Luigi Vicinanza interpellato dallo stesso Borrelli.

La denuncia

«La reazione dei passanti, per quanto possa apparire crudele, è stata quella di fargli mollare la presa ma il cane più piccolo era già morto. Spero si arrivi quanto prima all’identificazione del proprietario del pitbull lasciato libero di scorrazzare» ha detto. «Contiamo che le forze dell’ordine identifichino al più presto il proprietario del cane che dovrà essere denunciato» continua il deputato Borrelli.

«Non è il primo episodio in cui un pitbull azzanna altri animali o addirittura persone e non sarà ultimo se non si attuano contromisure. I cani di grossa taglia per legge vanno tenuti per strada al guinzaglio e con la museruola ma purtroppo molto spesso i padroni di questi animali, parliamo di quei casi in cui si fa riferimento a soggetti dalla forte mentalità criminale o sub-criminale, se ne infischiano della sicurezza e delle normative perché per essi i loro animali sono simbolo della forza e della prepotenza. Intimidire, far paura, vivere secondo le proprie regole è la loro prerogativa. Tutto a discapito di animali innocenti e delle persone che si trovano nei loro paraggi. Queste persone vanno denunciate e colpite severamente. Loro e non i cani che invece non hanno colpe».

Castellamare di Stabia