Controlli da parte della Capitaneria tra Castellammare di Stabia e i comuni vicini riguardo all’intera filiera dei prodotti marittimi; un carico di 300 chilogrammi è stato sequestrato. Non era possibile risalire al sistema di pesca né ai metodi di conservazione utilizzati, rendendoli potenzialmente pericolosi per chi li avrebbe consumati.
Sequestrati 300 chili di vongole e pesci a Castellammare
Tre quintali di vongole e pesci sono stati posti sotto sequestro a Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli. Erano stipati in un furgone e trasportati senza rispettare le normative, risultando privi di qualsiasi documentazione riguardante la loro origine. In altre parole, non era possibile risalire al sistema di pesca né ai metodi di conservazione utilizzati, rendendoli potenzialmente pericolosi per chi li avrebbe consumati. Il sequestro è avvenuto nell’ambito di un’operazione condotta dal Nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto locale, sotto la direzione del comandante Andrea Pellegrino e il coordinamento della Direzione Marittima di Napoli.
L’operazione è iniziata nella serata di ieri, 12 settembre, e ha visto coinvolti una decina di militari in una task force contro la pesca illegale e il commercio non autorizzato di prodotti del mare. Durante i controlli, le forze dell’ordine hanno ispezionato un veicolo, scoprendo che trasportava trecento chilogrammi di diverse specie ittiche; il conducente non ha saputo fornire i documenti necessari a certificare la provenienza, l’area di pesca, gli attrezzi utilizzati o il motoscafo che aveva effettuato la cattura.
L’uomo è stato sanzionato per la detenzione del prodotto non tracciato e con una sanzione accessoria di 1.500 euro, mentre il carico è stato sottoposto a sequestro come sanzione accessoria. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni sull’intera filiera, compresi i centri di stoccaggio e commercializzazione di prodotti ittici, con l’obiettivo di tutelare sia la risorsa, sia gli operatori autorizzati, sia il consumatore finale.