Ieri mattina, Goletta Verde ha effettuato un blitz al largo della costa dell’area Flegrea per lanciare un messaggio forte contro il consumo di suolo e la cementificazione nei Campi Flegrei. La storica imbarcazione di Legambiente ha esposto uno striscione con la scritta “No al cemento”, chiedendo interventi seri e strutturati a livello regionale, insieme a una nuova strategia di governo del territorio che garantisca sicurezza e sviluppo sostenibile.
No al cemento, blitz della Goletta Verde ai Campi Flegrei
Il secondo giorno della tappa campana di Goletta Verde è stato intenso, con l’obiettivo di monitorare lo stato di salute del mare e delle coste lungo la Penisola. Oltre al blitz, Legambiente ha presentato un nuovo report intitolato “Rischio vulcanico e bradisismo nei Campi Flegrei. Sicurezza, innovazione, e partecipazione per il futuro sostenibile del territorio“. Il report contiene dati sul consumo di suolo, insediamento abitativo e qualità degli edifici, con un’analisi storica riguardante i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Giugliano e Quarto.
Secondo il dossier di Legambiente, nei comuni interessati dall’emergenza si è continuato a costruire, sia legalmente che illegalmente, con insediamenti che sono cresciuti parallelamente al silenzio dei vulcani. L’ultimo rapporto Ispra sul consumo di suolo del 2023 mostra un dato medio di suolo consumato pari al 31,14% della superficie territoriale, con punte che raggiungono il 52,85% a Monte di Procida e il 43,25% a Quarto.
L’analisi del patrimonio edilizio residenziale rivela un consistente numero di appartamenti vuoti, circa il 18% del totale. Questo suggerisce che si sia costruito troppo o che gli alloggi evacuati durante le delocalizzazioni siano rimasti sul mercato immobiliare, alimentando il mercato delle seconde case o delle strutture ricettive. Il 44,53% delle nuove edificazioni è avvenuto dopo il 1980, con punte del 58,32% a Giugliano in Campania, del 47,69% a Quarto e del 42,76% a Pozzuoli.
