NAPOLI. Dopo il successo dello scorso anno sul lungomare Caracciolo, la seconda edizione del “Cerasa Fest” arriva nel cuore della città di Napoli. L’iniziativa, a cura di Coldiretti Campania, si terrà dal 15 al 17 giugno in piazza Dante a partire dalle 10 fino alle 22, ed ha ricevuto il patrocinio morale del Comune di Napoli – Assessorato alle Attività Produttive e II Municipalità.
Coldiretti e il Cerasa fest
Una kermesse regionale dedicata al passaggio tra la primavera e l’estate, che diventa anche il farmers village dell’agroalimentare campano a km zero con i mercati di Campagna Amica, lo street food contadino, i corsi di degustazione dell’olio extravergine, l’orto didattico, l’agriscuola e lo spettacolo a tema del teatro dei burattini “Pulcinella custode dei sapori”, a cura dello storico teatro dei burattini del maestro “Giò Ferraiolo”. Collaborano alla kermesse l’associazione degli olivioltori Aprol Campania e il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop.
Protagoniste saranno quindi le ciliegie campane, un patrimonio di biodiversità con cultivar molto apprezzate come “Malizia”, “del Monte” e “della Recca”, che si ritrovano a fare i conti con competitor stranieri dalle caratteristiche qualitative inferiori ma standardizzate in termini di colore, polpa e forma. Dal punto di vista alimentare mangiare ciliegie aiuta il nostro organismo grazie alle loro proprietà depurative, disintossicanti, antireumatiche e antiossidanti. Le ciliegie presentano una valida quantità di vitamina C e A, entrambe antiossidanti, antinvecchiamento e alleate della bellezza della pelle, ma anche di vitamina B e PP, oltre che essere ricche di sali minerali, potassio, calcio, ferro, fosforo, magnesio e sodio. Fra le proprietà delle ciliegie va segnalato che contengono il levulosio, un zucchero che ha un indice glicemico limitato e che rende le ciliegie amiche anche dei diabetici. Lo spazio dedicato al gustoso frutto rosso sarà curato dall’APC – associazione produttori di ciliegie di Chiaiano.
I commenti
L’obiettivo della manifestazione – spiega Coldiretti – è far riscoprire questo prodotto di grande successo popolare per farne una icona della frutticoltura da salvare. La biodiversità delle varietà autoctone è un valore da custodire nell’ottica di un’agricoltura di qualità a salvaguardia dell’ecosistema. La Campania, dopo aver detenuto per decenni il primato nazionale, è al secondo posto, dopo la Puglia per quantità prodotte di ciliegie, 30 mila tonnellate campane contro le oltre 50 mila pugliesi. In Campania è in atto da tempo una notevole contrazione della superficie destinata a tale coltura. Un rischio che tocca tutti i frutti prodotti in regione: dalle mele alle albicocche, dalle susine alle pesche, soprattutto in presenza di mutamenti climatici che fanno sentire pesantemente i loro effetti con gelate fuori stagione e grandinate violente.