È stato picchiato a sangue davanti a moglie e figli per essersi rifiutato di spacciare droga per conto del clan. Avrebbero chiesto ad un uomo di 45 anni di vendere per loro conto un ingente quantitativo di hashish, minacciandolo che qualora non avesse accettato la loro proposta avrebbe dovuto cedere il possesso della sua autovettura o della sua casa popolare o, in alternativa, avrebbe dovuto consegnare loro la somma in contanti di 10mila euro.
Cercola, si rifiuta di spacciare per il clan e viene picchiato a sangue: tre arresti
Al suo rifiuto avrebbero iniziato a picchiarlo selvaggiamente alla presenza della moglie e dei due figli minorenni. Per questo fatto, avvenuto lo scorso marzo a Cercola, tre persone sono state arrestate estorsione aggravata, rapina, lesioni personali, porto abusivo di una pistola e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, reati aggravati dal metodo mafioso.
A far scattare le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli, è stata la vittima che subito l’aggressione si è presentata in caserma ancora con il volto completamente tumefatto e sanguinante. Le indagini svolte dai militari hanno consentito l’acquisizione di elementi a carico dei tre indagati (nei loro confronti è stata emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli un’ordinanza di custodia cautelare in carcere) ritenuti legati al clan Casella di Ponticelli.