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Chi è Giovanni Tria, il nuovo ministro dell’Economia

Il prof. Giovanni Tria (Università Tor Vergata), durante il suo intervento alla tavola rotonda conclusiva dell'evento 'Villa Mondragone International Economic Seminar', dal titolo 'Getting a Sustainable and Inclusive Growth in a Globalized World', nella sede del ministero degli Esteri alla Farnesina, 22 giugno 2017, Roma. ANSA/CLAUDIO ONORATI

È stato il dicastero che ha rischiato di far saltare il banco, anzi il governo. Dopo il no a Paolo Savona, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si appresta ad approvare la nuova lista dei ministri con Giovanni Tria nella carica di ministro dell’Economia.
Ecco chi è Giovanni Tria che, in attesa di conferme ufficiali, sarà il prossimo ministro dell’Economia nel governo Movimento 5 Stelle-Lega.

Chi è Giovanni Tria

Il pensiero dell’economista Giovanni Tria su euro e Unione Europea non si allontana tanto da quello – molto contestato negli ultimi tempi – di Paolo Savona.

Come scrive lo stesso Tria su un articolo pubblicato da Formiche.net: “Due eminenti economisti con i quali peraltro concordo in pieno”. Gli economisti in questione sono, appunto, Paolo Savona e Giorgio La Malfa e l’affermazione a cui Tria si riferisce è: “Il governo italiano dovrebbe reagire (a chi sostiene l’ineluttabilità dell’uscita dell’Italia dall’euro), sostenendo che è la Germania che dovrebbe uscire dall’euro perché il suo surplus della bilancia commerciale non è compatibile con il regime di cambi fissi che vige nell’eurozona, o perlomeno accettare un passaggio ad un regime di cambi fissi aggiustabili”.

Giovanni Tria è nato a Roma nel 1948 e si è laureato in Giurisprudenza al primo ateneo di Roma, La Sapienza nel 1971. Fra le esperienze professionali, annovera quella di co-direttore del Master in Economia dello Sviluppo e Cooperazione Internazionale, dell’università di “Tor Vergata”, quella di Direttore del Ceis, Center in Economics and International Studies, membro dell'”Oecd Innovation strategy expert advisory group” e Vice Chair del “Committee for Information, Computer and Communication Policy (ICCP)”.

Parte del Consiglio di Amministrazione dell’Oil, Organizzazione internazionale del Lavoro e presidente della Scuola nazionale dell’amministrazione, l’ex scuola superiore della Pubblica amministrazione. Infine, conosce perfettamente l’inglese e il francese.

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