Cronaca Napoli, Napoli

Città segrete, Corrado Augias sotto accusa: “Basta vittimismo, su di me meschino provincialismo”

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Tiene banco la vicenda del servizio di Corrado Augias su Napoli in Città Segrete. Una vicenda iniziata sabato 18 aprile, quando è andata in onda la puntata del programma di approfondimento del giornalista romano incentrata su Napoli. Una puntata che ha fortemente offeso il popolo napoletano per la presenza di molti stereotipi sui problemi della città, dimenticando la storia e la cultura legate alla tradizione partenopea.

Città Segrete, Corrado Augias offende Napoli: la replica

“Santo Cielo, ma non ho mica parlato solo di Maradona e di Cutolo! Penso di aver fatto vedere tante cose belle di Napoli, non capisco perché si siano scatenate tutte queste polemiche” ha replicato Corrado Augias in una intervista al Mattino. “Smettetela con questa suscettibilità esagerata, ma perché non ci si accorge che se si vogliono superare determinati problemi bisogna affrontarli? In mezzo a tante bellezze credo fosse giusto raccontare anche una pagina di Napoli come quella di Cutolo che per anni è stato il padrone di una parte della città.

Tutti questi strali polemici sono frutto di un provincialismo un po’ meschino. Maradona? Ma in quale posto del mondo c’è un calciatore che assurge a simbolo di una città intera? È un fenomeno unico che esiste soltanto a Napoli, era giusto ricordarlo senza omettere nulla”.

Cosa ha detto Corrado Augias su Napoli

La puntata di Città Segrete (trasmissione in onda su Rai 3) su Napoli ha suscitato molte polemiche, soprattutto a causa dell’approfondimento iniziale dedicato a Raffaele Cutolo, boss della Nuova Camorra Organizzata recentemente deceduto. L’Assessore alla Sicurezza, Alessandra Clemente, figlia di Silvia Ruotolo, vittima innocente di camorra, e candidata a sindaco alle prossime amministrative ha commentato a caldo: “Una puntata che ha deluso le mie aspettative e che non dà merito, secondo me, all’immensa storia culturale della nostra città. Rai 3. Augias. Città Segrete. Mi farò sentire”.

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