Economia Napoli, Napoli

Confesercenti, nasce “Franchisud Point”: “In Campania il 7% del franchising italiano”

covid marcianise morto luigi schettino
covid marcianise morto luigi schettino

NAPOLI. È nato lo Sportello “Franchisud Point” di Confesercenti Campania,  finalizzato a dare supporto informativo a 360 gradi a chi vuole intraprendere un’attività in franchising, incluso l’accesso al credito e varie consulenze specialistiche  sugli aspetti fiscali, legali, di tutela del marchio, di marketing, e sulla formazione del personale e sull’internazionalizzazione. Questa mattina, presso la sede di Confesercenti Provinciale di Napoli, la presentazione nel corso del seminario  “Franchisud, il franchising che parte dal Sud”.

Il Franchising in Italia e in Campania

In Italia il franchising continua a crescere: nel 2017 i negozi in affiliazione commerciale hanno generato un fatturato complessivo di 24,2 miliardi, con un incremento dello 0,9% rispetto al 2016. Un risultato raggiunto anche grazie alla continua espansione della rete: i franchisor (coloro che concedono l’utilizzo del marchio) attivi nel nostro paese sono stati 977 (+2,7% sullo scorso anno), mentre il numero di imprese franchisee (coloro che gestiscono il marchio) affiliate ha raggiunto quota 51.260 (+1%). Una crescita che coinvolge anche la Campania, dove ci sono circa 90 marchi in franchising e 3.000 franchisee (affiliati che acquistano i diritti). La nostra regione è la quinta nel Paese in quanto a franchisee italiani con il 7,2% del totale, dopo Lombardia (28,8%) regione capitale dell’affiliazione italiana, il Lazio (che ospita il 14%), Veneto (11%) ed Emilia Romagna (8,8%). La media dell’investimento, in Campania, è di 100mila euro per aprire un locale “chiavi in mano”, con un rientro delle spese paventabile in due anni.
Alla conferenza è intervenuto Vincenzo Schiavo, presidente Interregionale (Campania e Molise) e Interprovinciale (Napoli, Avellino e Benevento) di Confesercenti«Lo sportello è una grande opportunità per gli imprenditori e per sviluppo economico del nostro territorio. Confesercenti rappresenta quasi tutti i franchisor e questo significa che diamo supporto ai franchisee e agli imprenditori che intendono investire in questo settore. Con lo Sportello si può trovare l’economia per sostenere gli investimenti degli imprenditori, avendo accordi con le banche disponibili a sostenere le start up e dal momento che noi indichiamo tra i franchisor nazionali le aziende sane, pulite e solide a cui affiliarsi. Questo Sportello serve per allargare la piattaforma di imprenditori sul territorio che hanno voglia di costruire bene e cercare di fare rete».

Alessandro Ravecca, presidente nazionale Federfranchising, ha aggiunto«Siamo di supporto sia ai franchisor che a franchisee. Col franchising l’investitore investe in una formula già sperimentata, diminuendo il rischio di impresa. Il successo del franchising sta proprio nella formula collaudata che aiuta sia coloro che si affacciano per la prima volta nel mondo imprenditoriale che quelli che vogliono diversificare gli investimenti. Grazie al nostro supporto verifichiamo se la formula è collaudata o se è start up: se un’azienda ha successo non è detto che sia replicabile ovunque, la formula del franchising deve essere sperimentata almeno 2-3 volte. Col franchising Confesercenti può dare una risposta alle attività in difficoltà che non hanno alle spalle una rete distributiva, un gruppo d’acquisto, un supporto di marketing nazionale e internazionale come accade nel nostro caso».

Infine l’intervento di Enrico Schettino, presidente di Federfranchising Confesercenti Napoli«Nella nostra regione abbiamo alcune realtà storiche di franchisor, come Carpisa (che ha 1200 punti vendita nel mondo), Rossopomodoro (150 punti vendita nel mondo), F.lli La Bufala e tanti altri. Per aprire un’attività in franchising partiamo da costi relativamente bassi per yogurterie o cose similari da 50mila euro a ristoranti o attività più sofisticate per circa 200-250mila euro. La media è di 100mila euro per aprire un locale “chiavi in mano”, con un rientro dall’investimento entro i due anni, ovvero meno dei trend soliti che necessitano di almeno di tre anni. Queste sicurezze imprenditoriali, di investimento e di brand, in Campania trovano ottimi riscontri»

Alla conferenza erano presenti anche Pasquale LimatolaDirettore Generale Confesercenti Provinciale e Roberto Lo Russocoordinatore Federfranchising Confersercenti Napoli.

aziendeConfesercentiNapolinegozi