NAPOLI. La seduta del Consiglio, dopo le commemorazioni della mattina, è proseguita con gli interventi urgenti dei consiglieri ai sensi dell’articolo 37 del regolamento interno.
Consiglio comunale parte 1
Per interventi urgenti, con l’Aula presieduta dal vicepresidente Guangi, sono intervenuti:
la consigliera Menna (M5S) è intervenuta sull’ordinanza sulla liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali nei giorni festivi, sostenendo che non si può consentire la bulimia dei consumi e una città aperta h24, nella quale la libera competizione senza regole avrà la meglio e chiedendo di ritirare e ripensare l’ordinanza;
Federico Arienzo (PD) ha chiesto chiarimenti su un evento, Aperipark, previsto per Pasquetta presso villa Capriccio (con gazebo, vendita cibo e bevande, area kids, intrattenimenti, servizi igienici, quota parte devoluta a 3a municipalità) ricostruendo la corrispondenza intercorsa e denunciando che il fatto che il parco sia di competenza della Terza Municipalità non autorizza a derogare ai regolamenti comunali, da quello dei parchi urbani alla Cosap, alle licenze di agibilità, al nulla osta per l’impatto acustico; è positivo un evento pubblico, ma servono regole, e l’applicazione dei regolamenti, a prescindere dai colori politici;
Nonno (Misto – Fratelli d’Italia) per denunciare le condizioni di abbandono in cui versa il Parco Falcone e Borsellino, un’area espropriata negli anni Ottanta per essere a vantaggio di tutto il quartiere e chiusa per anni; ad oggi non ci sono fondi stanziati per il parco, circa 300.000 euro, chiedendo di conoscere se ci sono reali intenzioni di procedere alla riqualificazione del parco;
Salvatore Guangi (Forza Italia) ha evidenziato i problemi dell’ 8a municipalità per la grave mancanza di trasporto pubblico: in un’area di circa 30.000 abitanti, sono state soppresse delle linee fondamentali, a totale svantaggio dei residenti, in particolare di Marianella. Servono risposte rapide da parte di ANM per le esigenze di anziani, studenti, che vengono fortemente discriminati rispetto ad altri abitanti della città;
Brambilla (M5S) è intervenuto sul cronoprogramma dei lavori di via Marina: su 5 mesi previsti, sarebbe stato necessario individuare una ditta capace di affrontare economicamente questi tempi, mentre sono passati tre anni e ancora non si vedono risultati accettabili; ricordando il coinvolgimento di alcuni dirigenti del Comune di Napoli in un’inchiesta giudiziaria connessa al cantiere di via Marina, ha chiesto di non continuarne il coinvolgimento in altri incarichi, anche delicati, come la riorganizzazione della macchina comunale.
Prima di intervenire, il consigliere Palmieri (Napoli Popolare) ha chiesto la verifica del numero legale, constatato in 22 presenti. Palmieri è intervenuto innanzitutto sulla vicenda Aperipark, specificando che non esiste un regolamento a parte per la 3a Municipalità in quanto le norme vigenti valgono per tutta la città; Palmieri ha poi denunciato il continuo innalzamento dello scontro politico al quale si sta assistendo negli ultimi tempi, un atteggiamento non compatibile con le difficoltà economiche nelle quali versa la città che ha bisogno di mantenere un sano livello di dialogo politico con il Governo e con la Regione il cui presidente viene sistematicamente attaccato, come avvenuto anche nel corso della riunione della commissione urbanistica nella quale si denunciava la responsabilità regionale nel blocco del cantiere dell’Università di Scampia a causa di fondi non erogati; precisato che i fondi stati in questi giorni erogati, una volta ricevuti i chiarimenti richiesti e ribadito il rifiuto di toni accesi, Palmieri ha continuato elencando, perché la città ne sia messa al corrente, le somme che la Regione ha destinato alla città di Napoli, complessivamente 3,3 miliardi di euro, per progetti di grande importo ed importanza, dalla metropolitana ai grandi progetti del sito Unesco, dalle Universiadi a Bagnoli;
la consigliera Coccia (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra) è intervenuta per manifestare perplessità sull’ordinanza sindacale sull’apertura degli esercizi commerciali nei giorni di festa, non per chiederne il ritiro ma per auspicare una riflessione, anche nelle commissioni consiliari, a partire dalla considerazione che l’aumento dei flussi turistici può giustificare l’apertura dei servizi loro destinati ma non quella delle grandi catene commerciali che si traduce in maggiore sfruttamento dei lavoratori e in un danno per le piccole botteghe, con conseguente gentrificazione del centro storico dove invece vanno stimolate le iniziative culturali.
Dopo che il vicepresidente Frezza ha dato comunicazione dell’annullamento della prevista manifestazione nella 3a Municipalità, di cui avevano parlato nei loro interventi alcuni consiglieri, è intervenuto il consigliere Santoro (Misto Fratelli d’Italia) che ha preliminarmente chiesto una nuova verifica del numero legale, accertato in 22 presenti. Santoro ha subito dopo rilevato che l’amministrazione comunale deve agire per capire fino in fondo ciò che è accaduto a Francesco Della Corte barbaramente ucciso sul lavoro, a partire dal tipo di appalto che le amministrazioni fanno con gli istituti di vigilanza ai quali vanno dati indirizzi precisi (ad esempio sulla necessità che le attività di vigilanza siano svolte da almeno due operatori) ed ha sollecitato attenzione alle denunce degli addetti alle stazioni dei trasporti sulle minacce e violenze alle quali sono sottoposti; anche sull’argomento degli immobili occupati dai centri sociali, nel caso specifico quello delle Monachelle, ha invitato a ricondurre nella sede propria, il Consiglio, le decisioni sulla vendita degli immobili;
Esposito (PD) è intervenuto per invitare l’amministrazione ad ascoltare con attenzione gli interventi dei consiglieri, interpreti delle sofferenze e del disagio dei cittadini, tra le cui cause ha elencato lo stato dei trasporti pubblici, la pericolosità di un oleandro in una strada del quartiere di San Giovanni, gli alti costi per il rilascio delle carte d’identità;
la consigliera Ulleto (gruppo Misto) ha sottolineato il danno economico per gli operatori commerciali rappresentato delle mancate concessioni di autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico;
la consigliera Bismuto (Dema) ha ricostruito le vicende legate alla organizzazione nel parco di villa Capriccio di un evento analogo a quello previsto per Pasquetta, con numerose proteste dei cittadini, e segnalato che ad una iniziativa di una associazione antirazzista sono state opposte molte difficoltà da parte del dirigente della medesima Municipalità ed una diffida per l’utilizzo del campetto sportivo in villa Capriccio, una struttura per la quale occorre al più presto intervenire per il recupero.
I lavori del Consiglio proseguono con l’esame delle delibere iscritte nell’ordine dei lavori.