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Consiglio comunale, l’assise ricorda Luigi Necco

CRO IL GIORNALISTA LUIGI NECCO (NEWFOTOSUD)

NAPOLI. Il consiglio comunale, presieduto da Alessandro Fucito, convocato per l’approvazione del bilancio di previsione, ha iniziato i suoi lavori alla presenza di 25 consiglieri. Prima dell’inizio dei lavori l’assessore Ciro Borriello e il sindaco Luigi de Magistris hanno commemorato Luigi Necco, scomparso lo scorso 13 marzo. Nell’ora precedente si è svolto il Question time.

Consiglio comunale, parte 1

Alla presenza di 25 consiglieri, è iniziata la seduta del Consiglio comunale, presieduta dal presidente Alessandro Fucito. Prima dell’inizio dei lavori, l’Aula ha commemorato, alla presenza dei familiari, Luigi Necco, con gli interventi dell’assessore allo Sport Ciro Borriello e del Sindaco de Magistris.

Il ricordo di Luigi Necco

Borriello ha ricordato Luigi Necco come il volto storico del giornalismo e della letteratura napoletana. Laurea all’Orientale, studioso di archeologia, un profilo alto di intellettuale, osservatore del sociale, e critico della società. Era nato al rione Sanità, portando sempre con sé l’anima nobile e popolare di quel quartiere nella sua lunga, prestigiosa e versatile carriera, durante la quale mai è stato interrotto il legame con la città e con il Napoli, la squadra del cuore.

Resteranno celebri le sue frasi “Milano chiama, Napoli risponde” e, in occasione del famoso goal di Maradona, “Mano de Dios e cabeza di Maradona”, segno di un suo contributo al giornalismo sportivo che si è sempre basato sul fare giocoso, capace di trasmettere la leggerezza che il calcio non dovrebbe mai perdere. Ricordato anche il suo ruolo di guida dell’Ente Provinciale per il Turismo, il suo impegno politico in prima linea nel 1997, quando è diventato consigliere comunale. Ha condotto trasmissioni televisive, nazionali e locali, con competenza ed eleganza dialettica, capace di far sentire tutti a proprio agio dando rispetto a tutti con grande umiltà. Con ironia e una frase celebre ha affrontato anche un grave episodio della sua vita, quando nel 1981 venne gambizzato per una dichiarazione non gradita alla camorra. Porteremo sempre nella memoria e nel cuore la figura di Necco, ha concluso Borriello, grati per la sua capacità di essere stato sempre trasparente e perbene, innamorato della sua terra e della sua famiglia.

Nel suo intervento, il Sindaco ha ricordato che il volto di Luigi Necco rispecchiava il volto di Napoli, con il suo sarcasmo, l’ironia, la capacità di essere provocatorio. Luigi Necco era un uomo vero, un giornalista sportivo serio, ma anche un uomo di cultura, che con semplici gesti e poche parole riusciva ad affrontare le questioni in profondità, sempre nel massimo rispetto dei suoi interlocutori, anche quando erano in disaccordo. Tutti in napoletani, in maniera, trasversale, si possono riconoscere in lui, che ha incarnato al meglio il volto del giornalismo napoletano, capace di cogliere – anche negli eventi sportivi – elementi di riflessione profonda. La famiglia e la città devono essere orgogliose di lui, per questo tutta Napoli si stringe nel suo ricordo, auspicando di poterlo ricordare ancore meglio in futuro.

Il presidente Fucito si è associato alle parole dell’Assessore, del Sindaco, e a quelle pronunciate dai consiglieri nell’ultima seduta del Consiglio, dedicate ad una figura che rappresenta la cultura, l’attenzione alla città, l’impegno anticamorra, l’ impegno istituzionale e l’ironia. Ed ha invitato a osservare un minuto di silenzio.

Il question time

Nell’ora precedente si è svolto il Question time, presieduto dal vicepresidente Guangi. Due le interrogazioni del consigliere Moretto (Prima Napoli): sul problema della manutenzione degli edifici scolastici e sulla potatura degli alberi al loro interno, che spesso ha imposto doppi turni in alcune scuole scuole cittadine (in questo caso Kennedy e Maria Cristina di Savoia); sulla accessibilità degli edifici scolasti ai sensi di legge, e sull’importanza di avere interventi programmati.

Ha risposto l’assessora Palmieri, che ha evidenziato che sono 387 gli immobili di proprietà comunale che ospitano scuole e sui quali va assicurata la manutenzione ed interventi strutturali previsti dalla legge. Sulla Maria Cristina di Savoia e sul Kennedy sono stati adottati tutti i provvedimenti e, in generale, Palmieri ha spiegato che grazie ai fondi del Patto per Napoli e altri fonti di finanziamento, sono stati programmati e sono iniziati una serie di interventi sia per la prevenzione antincendio che per l’antisismica degli edifici.

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