La Federazione regionale della Campania dell’Unione Sindacale di Base aderisce e partecipa al corteo del Primo Maggio organizzato a Salerno da un ampio arco di forze sociali e sindacali.
1 maggio, il corteo a Salerno
“Ci sembra politicamente opportuno rilanciare – nella città/vetrina del governatore della Campania, Vincenzo De Luca – le tematiche e le questioni attinenti la difesa delle condizioni di vita e di lavoro dei settori popolari e dell’intero universo del lavoro, della dilagante precarietà e della crescente disoccupazione”. Così in una nota Adolfo Vallini dell’Usb.
“Nella nostra regione – prosegue la nota – sono centinaia le vertenze sociali e sindacali aperte, sono a rischio di privatizzazione molti servizi a rete e, soprattutto, come certificano gli stessi indicatori statistici ufficiali, cresce l’impoverimento relativo e assoluto di gran parte della popolazione. Inoltre l’intera impalcatura di ciò che residua del welfare (Sanità, Istruzione, Trasporti, Servizi alle persone) è pesantemente a rischio come conseguenza dei tagli operati dai governi nazionali e dalle direttive dell’Unione Europea”.
“La giornata del Primo Maggio – spiega Vallini – assume al di là di ogni formalità un importante momento di denuncia e di mobilitazione per rimettere al centro dell’agenda politica le questioni sociali che, periodicamente, scompaiono dal dibattito pubblico”.
Primo Maggio, gli obiettivi del corteo
“L’USB, inoltre, nel partecipare all’appuntamento di Salerno rilancia, anche in questa giornata di mobilitazione, la raccolta delle firme per:
- l’eliminazione del principio del “pareggio di bilancio” e per la salvaguardia dei diritti fondamentali della persona (Articolo 81);
- per una Legge di iniziativa popolare per un referendum sui trattati Europei”.